Cina, attivisti: nipote Chen rischia pena morte per omicidio

Pubblicato il 12 Maggio 2012 - 12:52 OLTRE 6 MESI FA

SHANGHAI, 12 MAG – Potrebbe essere condannato a morte Chen Kegui il nipote dell'attivista cieco Chen Guangcheng, arrestato il giorno dopo la scoperta della fuga dell'''avvocato'' a Pechino. Lo afferma l'organizzazione ChinaAid. Contro il giovane c'e' una accusa di omicidio intenzionale. L'arresto formale con l'accusa e' stato notificato alla madre di Chen Kegui due giorni fa dall'ufficio del procuratore della contea di Yinan, anche se il giovane era stato prelevato la notte del 26 aprile dalla casa di sua padre, fratello dell'attivista cieco. La preoccupazione degli attivista di ChinaAid e' che, data la sua parentela con Chen Guangcheng, Chen Kegui possa non avere un processo regolare. Agli arresti domiciliari e' stato messo anche uno dei legali del giovane, che ha raccontato che il giovane, nell'occasione della suo arresto, era intervenuto per difendere i genitori che avevano aperto la porta a persone che non si erano qualificate, e che avevano cominciato a picchiarli. Pensando ad un agguato e cercando di proteggere i genitori, il giovane Chen si e' difeso brandendo un coltello ed e' stato assalito dagli sconosciuti, venendone picchiato ma ferendone tre che ha scoperto dopo essere ufficiali di polizia. Un altro avvocato che ha tentato di avvicinarsi al villaggio dove vivono i Chen per incontrare i genitori del giovane, e' stato prelevato e portato in luogo sconosciuto dalle autorita'. Proprio la salvaguardia della sua famiglia e' stata una delle richieste che Chen Guangcheng aveva fatto al premier Wen Jiabao in un appello video. E ieri, in una telefonata con Bob Fu, presidente e fondatore di ChinaAid, il dissidente cieco, dall'ospedale di Pechino dove e' ricoverato, ha lanciato un appello affinche' le autorita' dello Shandong cessino le azioni contro i suoi familiari che, secondo lui, vengono colpiti come vendetta per la sua fuga, chiamando questi atti ''illegali e barbarici''. ChinaAid ha lanciato cosi' un appello internazionale e specialmente al governo americano, affinche' possano agire in favore della famiglia di Chen.