Cina, uccide a coltellate funzionario comunista e diventa un eroe locale

Pubblicato il 21 Gennaio 2010 - 10:17 OLTRE 6 MESI FA

Quando il teenager Zhang Xuping, 19 anni, lo scorso settembre piantò un coltello nel petto del funzionario comunista Li Shiming mentre si trovava ad un convegno scolastico, pochi abitanti del villaggio settentrionale di Xiashuixi compiansero la sua fine. Li passò a miglior vita dopo essersi accasciato sulla sua auto di lusso e mentre veniva trasportato in ospedale, a quanto riferisce l’Associated Press.

Invece di condannare l’assassinio, oltre 20 mila abitanti del villaggio hanno inviato al tribunale una petizione affinché si mostri indulgente nei confronti del giovane e Li è diventato un eroe locale. Il giovane è stato condannato a morte ed è in attesa del processo di appello.

”Non sono rimasta affatto sorpresa quando ho saputo che Li è stato ucciso – ha dichiarato la residente del villaggio Xin Xiaomei – secondo cui il marito è stato perseguitato per anni da Li dopo che i due avevano avuto una disputa”. ”Avrei voluto ucciderlo io stesso, ma ero troppo debole”.

L’omicidio getta nuova luce gli abusi di potere dei funzionari comunisti provinciali e sulla frustrazione che molti cinesi provano col vigente sistema a partito unico che a volte consente ai suoi rappresentanti di gestire i loro distretti con sistemi dittatoriali.

Il governo di Pechino si rende ben conto di quale minaccia rappresenta la corruzione per il progresso del Paese, ma il sistema dominato dal Partito Comunista, che non tollera dissenso, e la mancanza di una magistratura indipendente contribuiscono ad aggravare il problema.

Zhang Xuping non ha agito da solo. E’ stato avvicinato da  un altro residente del villaggio, il contadino Zhang Huping, che gli ha offerto 1.000 yuan (poco più di 100 euro) per commettere l’omicidio. Zhang Huping aveva raggiunto il limite della sopportazione quando, assieme ad altri residenti del villaggio, aveva manifestato dopo che Li aveva raso al suolo 10 ettari di bosco a loro appartenenti senza permesso e senza compenso.

Il processo a carico di Li avrebbe dovuto svolgersi lo scorso agosto, ma è stato rinviato alla fine di novembre dopo che migliaia di persone si erano presentate per assistere al dibattimento.