Cina: ondata di arresti nello Xinjang ad un anno dalla rivolta uighuri

Pubblicato il 24 Giugno 2010 - 23:00 OLTRE 6 MESI FA

Xinjang

La polizia cinese ha arrestato ”piu’ di dieci”, persone accusate di far parte di un ”pericoloso” gruppo terrorista. Lo ha annunciato un portavoce del ministero della Pubblica sicurezza in una conferenza stampa a Pechino. Gli arrestati hanno tutti nomi uighuri.

Gli uighuri sono la popolazione originaria del Xinjiang, turcofona e di religione musulmana. I terroristi, ha detto il portavoce, sono stati scoperti con un’indagine durata sei mesi e scaturita dall’arresto di un gruppo di uighuri che aveva tentato di espatriare.

La polizia racconta di aver  scoperto bombe rudimentali in possesso dei presunti terroristi, che sarebbero responsabili anche di alcuni attacchi contro le forze di sicurezza cinesi avvenuti nel 2008, mentre erano in corso le Olimpiadi di Pechino.

L’ annuncio è venuto a pochi giorni di distanza dal primo anniversario delle violenze etniche dell’anno scorso, nelle quali persero la vita circa 200 persone.

In previsione della ricorrenza Pechino ha lanciato una vasta operazione di polizia chiamata ”strike hard” o ”colpire duro” in tutta la regione. Gli uighuri denunciano di essere tenuti ai margini dello sviluppo economico del Paese dopo che la loro regione è stata oggetto di una massiccia immigrazione dalle altre zone della Cina.

Oggi i cinesi di etnia han sono la maggioranza della popolazione del Xinjiang, circa dieci milioni contro gli otto-nove milioni di uighuri.