Libia, l’Aja chiede l’arresto di Gheddafi e del figlio: “Prove dirette contro di lui”

Pubblicato il 16 Maggio 2011 - 13:52 OLTRE 6 MESI FA

L’AJA – La Corte penale Internazionale chiede l’arresto per Muammar Gheddafi, per il figlio Saif al-Islam e per il capo dello spionaggio libico, Abdullah al-Senussi. L’incriminazione è la stessa per tutti e tre: crimini contro l’umanità. La richiesta è arrivata dal procuratore generale dell’Aja Luis Moreno Ocampo.

La procura del Cpi ha raccolto ”prove dirette” e ”solide” dei crimini commessi da Gheddafi nel conflitto libico. ”Abbiamo prove enormi: siamo praticamente pronti ad andare al processo”, ha detto il procuratore Moreno Luis-Ocampo, riferendo che ”tutti i paesi hanno cooperato” con l’inchiesta condotta dall’ufficio del procuratore della Corte.

Le prove raccolte contro il rais dimostrano che Gheddafi ha ”personalmente ordinato” di colpire la popolazione civile: lo ha detto il procuratore della Corte penale internazionale Luis Moreno Ocampo, citando episodi precisi di violenza commessi contro partecipanti a funerali o a persone che uscivano dalla moschee. Le prove dimostrano che le violenze ”vengono pianificate in apposite riunioni” e compiute anche contro presunti colpevoli – le cui liste vengono preparate su ordine di Gheddafi – che vengono ”arrestati, imprigionati e torturati e poi spariscono nel nulla”.