Da Giuliana Sgrena a Daniele Mastrogiacomo: i reporter nel mirino

Pubblicato il 24 Agosto 2011 - 22:20 OLTRE 6 MESI FA

ROMA, 24 AGO – In prima linea nei teatri di guerra dichiarata e di pace apparente, testimoni di genocidi negati, di traffici d'armi contrabbandati come aiuti umanitari. Sono decine i reporter italiani rapiti, uccisi, vittime di soprusi nelle zone piu' calde del mondo negli ultimi vent'anni. Ecco i casi piu' recenti:

Il 5 MARZO 2007 Daniele Mastrogiacomo, inviato de ''La Repubblica'' in Afghanistan e' catturato dai talebani tra le province di Kandahar e Helmand. Con lui sono rapiti l'autista e l'interprete. Il 10 un portavoce dei talebani che fa capo al mullah Dadullah pone come condizione per il rilascio di Mastrogiacomo il ritiro delle truppe italiane dall'Afghanistan. Si apre una delicata fase delle trattative con la mediazione di Emergency. Il presidente del Consiglio Romano Prodi e il ministro degli Esteri Massimo D'Alema hanno colloqui telefonici con il presidente afghano Hamid Karzai. Il 16 arriva la notizia dell'uccisione dell'autista, Said Agha. Il 19 marzo Mastrogiacomo viene liberato. L'8 aprile i talebani uccidono, decapitandolo, l'interprete Adjmal Nashkbandi che avevano trattenuto.

FEBBRAIO 2005: in Iraq viene rapita la giornalista del Manifesto Giuliana Sgrena che si trova a Baghdad per realizzare una serie di reportage. Dopo un mese viene liberata dai servizi segreti italiani al termine di una lunga trattativa. Durante la liberazione viene ucciso Nicola Calipari, uno degli agenti dei servizi di sicurezza che la sta portando in salvo.

21 AGOSTO 2004: Enzo Baldoni, in Iraq come giornalista freelance, viene rapito a Najaf dall'Esercito islamico. Quattro giorni dopo la tv Al Jazira trasmette un video con le immagini del cronista in cui l'Esercito islamico da' all'Italia un ultimatum di 48 ore per lasciare l'Iraq. Il 26 agosto Baldoni viene ucciso dai rapitori e l'immagine del suo volto ormai privo di vita viene pubblicata su un sito riconducibile all'Esercito Islamico. Il corpo del giornalista non viene inizialmente consegnato alle autorita' italiane ma i resti sono stati individuati dopo lunghe e complesse ricerche 6 anni dopo.

IL 19 NOVEMBRE 2001 Maria Grazia Cutuli, inviata del Corriere della Sera, viene uccisa in Afghanistan, sulla strada che collega Jalalabad a Kabul, insieme a tre colleghi stranieri (l'australiano Harry Burton, l'afghano Azizullah Haidari, entrambi corrispondenti della Reuters, e lo spagnolo Julio Fuentes del Mundo). L'auto sulla quale viaggiavano era stato bloccata da un gruppo di uomini armati, che prima avevano fatto scendere i giornalisti dalla loro auto per poi ammazzarli a raffiche di kalashnikov.

Il 20 MARZO 1994, a Mogadiscio, viene assassinata la giornalista del Tg3 Ilaria Alpi. Si trovava in Somalia per seguire la guerra tra le fazioni che stavano insanguinando il paese e indagava su un traffico d'armi e di rifiuti tossici illegali. Trovo' la morte con lei anche il suo operatore, Miran Hrovatin.