Sta per nascere il bimbo “sette miliardi”. Cibo per tutti. Ma solo fino a quota dieci miliardi

Pubblicato il 12 Gennaio 2011 - 14:35 OLTRE 6 MESI FA

Il bambino numero sette miliardi sta per nascere: se i calcoli sono esatti vedrà la luce già in luglio, al più tardi in ottobre. Eppure, sottolinea il Sole 24-Ore, sono passati solo 12 anni da quando nacque il pargolo numero sei miliardi. Prima, invece, ce ne vollero ben 123, di anni, per passare da quota uno a due miliardi: dal 1804 al 1927.

Le previsioni della demografia sull’affollamento terrestre non si fermano qui. Per il 2045 prevedono infatti il raggiungimento di quota nove miliardi di esseri umani. Fin qui, però, le preoccupazioni dei catastrofisti – o semplicemente realisti – sulle scorte alimentari non trovano giustificazioni. Il nostro pianeta, per quanto maltrattato e sfruttato intensivamente, può sfamare fino a 9,2 miliardi di esseri umani.

I problemi arriveranno dopo: oltre quella quota, annuncia l’Onu, sarà difficile trovare cibo per tutti. Per di più, il pasto sicuro per gli esseri umani ci sarà solo a condizione che  la distribuzione delle risorse non sia troppo sproporzionata. Ma certo, di tempo ne manca, e le proiezioni parlano di una possibile fase discendente delle nascite intorno alla metà del secolo corrente. e non perché manchi il cibo

Dopo anni di politiche demografiche, all’alba del bimbo numero sette miliardi, gli altri sei miliardi e noventonovantanovemila hanno capito che, più delle guerre e delle carestie, l’unico metodo di controllo delle nascite sta nell’emancipazione femminile, e nella gestione delle gravidanze.