Erik Prince (Blackwater): 6.500 dollari per lasciare Kabul. La ‘offerta’ del fedelissimo di Trump

di Redazione Blitz
Pubblicato il 25 Agosto 2021 - 21:04 OLTRE 6 MESI FA
Erik Prince (Blackwater): 6.500 dollari per lasciare Kabul. La 'offerta' del fedelissimo di Trump

Erik Prince (Blackwater): 6.500 dollari per lasciare Kabul. La ‘offerta’ del fedelissimo di Trump (Foto Ansa)

Un biglietto di solo andata da 6.500 dollari per lasciare in sicurezza Kabul in aereo: è “l’offerta” di Erik Prince, il fondatore di Blackwater e alleato di ferro di Donald Trump.

Coinvolto in prima persona insieme ad altri privati nella corsa contro il tempo per evacuare più persone possibili da Kabul, Prince chiede ad ogni persona che vuole fuggire 6.500 dollari per essere portato in salvo in aeroporto ed essere imbarcato in uno dei voli della sua società.

L’offerta di Erik Prince, fondatore di Blackwater: 6.500 per lasciare Kabul  

Una tariffa extra, riporta il Wall Street Journal, verrebbe poi applicata nelle situazioni più complicate in cui le persone da salvare sono rimaste intrappolate nelle proprie abitazioni.

Personaggio da sempre controverso, Prince salì agli onori della cronaca quando alcuni uomini della sua Blackwater furono condannati nel 2014 per l’assassinio di 17 civili mentre lavoravano con gli Usa nella guerra in Iraq. Più di recente è sospettato di aver violato l’embargo internazionale sulle armi alla Libia.

La sua controversa proposta agli afghani che tentano di fuggire da Kabul e dai talebani riaccende l’attenzione sull’ex Navy Seal e sulla sua società, divenuta simbolo degli eccessi della privatizzazione delle forze armate americane nel 2007.

I ‘precedenti’ di Prince, fedelissimo di Trump

Dopo lo scandalo dell’Iraq Prince, fratello dell’ex ministro dell’istruzione dell’amministrazione Trump Betsy DeVos, ha cercato per anni di riabilitare la sua immagine proponendosi come manager in grado di chiudere accordi su vari fronti, dal settore minerario alle forza armate in quei paesi, soprattutto dell’Africa, alle prese con guerre interne ma ricchi di materie prime.

Durante l’era Trump si è affermato come un alleato e generoso donatore dell’allora presidente, sempre in prima linea nella sua difesa.

Le indagini sulle interferenze russe alle elezioni del 2016 hanno però rivelato un suo incontro con un banchiere russo nel 2017, tornando a far aleggiare su di lui i dubbi mai dissipati dopo l’azione di Blackwater in Iraq.