Fumetti: nel numero 900, Superman rinuncia alla cittadinanza Usa. “Voglio essere un cittadino del mondo”

Pubblicato il 29 Aprile 2011 - 20:24 OLTRE 6 MESI FA

ROMA – Superman diventa cittadino del mondo. Nel numero 900 del fumetto, il noto eroe “minaccia” di rinunciare alla cittadinanza americana per diventare cittadino del mondo.

Nato sul pianeta Krypton, prima della sua esplosione era stato spedito sulla Terra. Pur essendo ipoteticamente un “alieno immigrato”, il supereroe è sempre stato un simbolo dell’orgoglio Usa.

Nell’episodio “The Incident” del numero 900 di “Action Comic” , Superman decide insomma di prendere le distanze dal nazionalismo americano dopo essere andato a Teheran per partecipare ad una manifestazione non violenta contro il regime iraniano.

Al suo ritorno si confronta con il consigliere alla sicurezza nazionale del presidente, molto irritato dalla partecipazione di Superman alle proteste in Medio Oriente e ancor più dalle conseguenze: Teheran ha infatti interpretato l’azione del supereroe come un atto di guerra da parte degli Stati Uniti.

Superman decide così di rinunciare alla cittadinanza americana per continuare a impegnarsi come supereroe a livello globale. “Giustizia, verità e la via americana non sono più abbastanza” dice il supereroe, sganciandosi dal nazionalismo per dare respiro a livello mondiale dei valori di cui dice di essere portavoce.

Per anni simbolo della “verità, della giustizia e della american way of life” Superman, nella sua minaccia di rinunciare alla cittadinanza Usa, provoca l’ira dei commentatori più conservatori. Al ritorno dal viaggio in Iran, l’eroe della Marvel Comics commenta: “Sono stanco che le mie azioni vengano interpretate come politica statunitense”.

Anche se il supereroe non mette in atto la sua minaccia anagrafica, la destra americana ha reagito con sdegno: “Crede nella neutralità svizzera o nell’interventismo britannico? Se non crede all’America, non crede a nulla”, scrive Jonathan Last su The Weekly Standard.