Halloween, strage in Corea, 153 morti, 82 feriti, 19 gravi e 19 stranieri a Seul per vedere un divo

Halloween, strage in Corea, 153 morti, 82 feriti, 19 gravi e 19 stranieri a Seul per vedere un divo, folla di centinaia di migliaia di persone, dieci volte più del solito, riunita nel quartiere della movida per festeggiare 

di Marilena D'Elia
Pubblicato il 29 Ottobre 2022 - 22:36| Aggiornato il 30 Ottobre 2022 OLTRE 6 MESI FA
Halloween, strage in Corea, almeno 146 morti a Seul per vedere un divo, 159 feriti, molti gravi

Halloween, strage in Corea, almeno 146 morti a Seul per vedere un divo, 159 feriti, molti gravi

Halloween è stato sinonimo di morte per 153 persone a Seul, in Corea del Sud  dove una folla di centinaia di migliaia di persone si era riunita per festeggiare. 

Il numero dei morti, aggiornato dalla agenzia di stampa Reuters, è cresciuto di ora in ora e sembra destinato a crescere ancora. 19 sono stranieri. I feriti, di cui gravi, sono 82. I morti sembra siano in prevalenza donne in giovane età, attorno ai 20 anni, secondo la polizia di Seul. Molti erano vestiti e mascherati alla maniera di Halloween. C’erano anche molti stranieri.

Una parte dei morti sono stati portati in ospedale impiegando 140 ambulanze e 800 addetti. Per gli altri è stato allestito un obitorio in strada.

Causa della tragedia sembra essere una voce urlata nella calca che una celebrità locale si trovava nel bar di un albergo, lo Hamilton, cui si accede da uno stretto vicolo, nella zona della movida e della vita notturna, Itaewon.

Ad un certo punto qualcosa ha scatenato il panico e centinaia di persone sono rimaste schiacciate in scene apocalittiche riprese nel frattempo in decide di video che hanno fatto il giro dei social media in tutto il mondo.

Tanta, troppa gente si era accalcata verso l’ingresso del locale, schiacciandosi gli uni e le une con gli altri, gli uni sugli altri “come in una toba” ha detto un sopravvissuto. C’era chi perdeva conoscenza, chi sembrava già morto. Quando si sono resi conto del rischio, era troppo tardi. si sono viste persone arrampicarsi letteralmente sui muri per evitare lo stritolamento.

Tutto ha avuto inizio verso le 10,20 di sera, ora locale, quando in Italia, 7 ore indietro erano le 3 del pomeriggio.

Itaewon è una zona molto frequentata dai giovani sud coreani. Le decine di bar e ristoranti che animano il distretto erano stracolmi di gente per la festa di Halloween. Era la prima grande occasione dopo tre anni di quasi lockkdown per covid. I vincoli di 10 persone per gruppo erano stati allentati in aprile, l’obbligo di mascherine all’aperto in maggio.

Era un sabato sera di festa, riferisce l’agenzia di stampa italiana Ansa, la prima dopo tre anni di divieti e restrizioni, per i giovani della capitale sudcoreana: secondo quanto riferito dai media locali, c’erano un ultiplo di 100.000 persone, molte in maschera, nel quartiere Itaewon che festeggiava Halloween.

La Bbc riporta la testimonianza di una ragazza inglese, Jessi Jassicah che si trovava in un pub all’angolo del vicolo della tragedia. Aveva appena aperto una bottiglia di champagne, è il racconto, quando ha inteso un urlo e si è girata.

Lo spettacolo era da paura. La gente cadeva uno sull’altro come in un gigantesco e tragico domino.

Quando fu in grado di uscire, rimase scioccata dai turisti che ancora ballavano nei locali come niente fosse accaduto o erano impegnati a prendere foto.

Alcuni resoconti dei media locali sostengono che la ressa è aumentata in modo esagerato dopo che un gran numero di persone si è precipitato in un bar di Itaewon dopo aver sentito che era arrivata una celebrità. I messaggi sui social, pubblicati all’inizio della serata, riportano le testimonianze di persone che dicono che l’area era così affollata da sembrare insicura.

Ad un certo punto il serpentone umano ha cominciato a sbandare, a muoversi come un fiume in una direzione, ed è stato il caos. Persone che correvano, schiacciandone altre, grida e scene di panico. I vigili del fuoco hanno inizialmente annunciato che decine erano stati colpiti da arresto cardiaco. In Corea del Sud i soccorritori parlano di arresto cardiaco in una persona finché un medico non ne dichiara ufficialmente la morte.

Oltre 140 ambulanze sono state inviate sul posto ma per moltissimi non c’è stato nulla da fare: più di 800 soccorritori, provenienti da tutto il Paese, sono stati schierati in strada per curare i feriti. Il governo metropolitano di Seul nel frattempo emetteva messaggi di emergenza esortando le persone nella zona a tornare rapidamente a casa.

Le foto diffuse mostrano centinaia di persone distese in strada, con i soccorritori che praticano massaggi cardiaci, mentre la polizia tiene a bada la folla con cordoni di sicurezza. Ma anche molti corpi coperti da teli blu, quelli delle vittime.

Un inferno in terra tra sacchi per i cadaveri, operatori di emergenza che eseguono la rianimazione cardiaca e soccorritori che cercano di liberare le persone intrappolate sotto altre. “L’area è ancora caotica, stiamo ancora cercando di capire il numero esatto di persone ferite”, ha detto in nottata Moon Hyun-joo, un funzionario della National Fire Agency.

“Molti giovani erano riuniti qui stasera. Molte persone sono venute alla festa indossando costumi e molte persone che ho visto erano sconvolte e sotto choc”, ha raccontato il corrispondente della Bbc. Il presidente sudcoreano Yoon Suk-yeol ha subito convocato una riunione d’emergenza per una delle più gravi tragedie nazionali del suo Paese e impostare il coordinamento dei soccorsi.

“La priorità assoluta è il trasporto e il salvataggio dei pazienti e la fornitura di cure mediche tempestive alle persone colpite”, ha dichiarato Yoon. Mentre il sindaco di Seul Oh Se-hoon, che era in visita in Europa, ha deciso di tornare immediatamente in città.