“Hannibal” Gheddafi, ritratto del figlio (violento) di un dittatore

Pubblicato il 14 Giugno 2010 - 11:53 OLTRE 6 MESI FA

Moutassim "Hannibal" Gheddafi

Il soprannome “Hannibal” non gli è stato dato di certo per caso. Non stiamo parlando del cannibale Hannibal Lecter, interpretato magistralmente sul grande schermo da Anthony Hopkins, ma di uno dei figli del dittatore libico Gheddafi, che è stato al centro della crisi tra Tripoli e la Svizzera risoltasi pochi giorni fa anche con l’aiuto del presidente del Consiglio Silvio Berlusconi.

Il 16 luglio 2008 in un albergo di Ginevra, Hannibal, il cui vero nome è Moutassim, ha percosso due domestici del Marocco. La polizia del Canton Ginevra è intervenuta e lo ha arrestato, insieme alla moglie Aline. La vicenda ha causato la rottura delle relazioni diplomatiche tra i due paesi, anche per la pubblicazione di una lista nera di 188 persone, tra le quali Gheddafi, alle quali gli svizzeri avevano interdetto l’ingresso nel loro Paese. Di contro la Libia aveva chiuso gli accessi ai Paesi membri di Schengen.

Nonostante le scuse ufficiali per l’arresto del figlio di Gheddafi, arrivate nell’agosto del 2009 da parte del Presidente della Confederazione Hans-Rudolf Merz, la verità è che Hannibal non è nuovo a questo tipo vicende di violenza.
Nel maggio 2005 era stato condannato dal tribunale di Parigi a 4 mesi di detenzione, con la condizionale, per aver picchiato la moglie, già incinta, e per possesso illegale di armi, mentre solo un anno prima, nel settembre 2004, era stato fermato mentre guidava ubriaco lungo gli Champs Elysees, la via principale della capitale francese.

Ma il figlio del Colonnello non si è fermato qui. Il giorno di Natale del 2009 Hannibal ha litigato violentemente con la moglie Aline Skaf, 29 anni, nell’albergo di Londra dove soggiornavano insieme ai figli e le ha rotto il naso. Allertata dal personale dell’hotel, la polizia inglese ha tentato di intervenire ma è stata bloccata dalle guardie del corpo di Gheddafi jr. prima e dalla telefonata dell’ambasciatore libico a Londra (il figlio del Colonnello gode dell’immunità diplomatica). Intanto, la moglie era stata ricoverata in ospedale con una frattura al naso.