Perugia, arrestati tre libici: volevano uccidere il neoambasciatore passato con i ribelli

Pubblicato il 10 Giugno 2011 - 10:21 OLTRE 6 MESI FA

ROMA – Avrebbero dovuto ammazzare Abdulrahman Shalgam, ex ministro degli esteri libico passato con gli insorti di Bengasi. E lo avrebbe dovuto fare a Roma, tra il 29 maggio e i primi giorni di giugno. Ma Nuri Ahusain, il presidente della Lega degli Studenti Libici in Italia, è stato arrestato a Perugia prima di poter portare a termine il proprio compito, fermato il 9 giugno a Perugia dalla Digos.

La polizia e i servizi segreti italiani erano stati attivati dopo l’intercettazione, il 29 maggio di una telefonata in cui Ahusian informava i suoi fedelissimi che bisognava uccidere l’ex ministro libico arrivato a Roma pochi giorni prima per insediarsi nell’ambasciata libica a capo della diplomazia del nuovo governo riconosciuto di Bengasi. Erano mesi che il gruppo di Ahusian e dei suoi connazionali che vivono a Perugia era tenuto sotto osservazione

L’ordine di uccidere Shalgam era arrivato direttamente dai servizi segreti di Tripoli, di cui diceva di essere un esponente anche Ahusian, 41 anni, laureato in Scienze politiche, con un dottorato di ricerca all´Università di Pisa. Pochi giorni prima erano stati arrestati, sempre a Perugia, altri due libici, di 21 e 33 anni, che nella notte del 27 maggio erano andati a Roma per un sopralluogo.