Marea nera in Messico: coralli danneggiati

Pubblicato il 26 Marzo 2012 - 20:08 OLTRE 6 MESI FA

MILANO, 26 MAR – I coralli che vivono nelle profondita' del Golfo del Messico hanno subito danni evidenti dal petrolio disperso nel 2010 in seguito all'incidente della piattaforma Deepwater Horizon. Lo dimostrano le prove fotografiche e i test di laboratorio illustrati in uno studio coordinato dalla Penn State University e pubblicato sulla rivista dell'Accademia americana delle scienze, Pnas.

Grazie a un veicolo subacqueo teleguidato, i ricercatori hanno esaminato il fondale di nove siti che distano piu' di 20 chilometri dal pozzo Macondo da cui e' scaturito l'incidente petrolifero: qui le comunita' di coralli non presentavano alcuna alterazione. Appena pero' le ricerche si sono orientate verso un'altra area situata 11 chilometri a sud-ovest del pozzo, la sconfortante scoperta: a una profondita' di quasi 1.300 metri c'erano numerose comunita' di coralli ricoperte da un materiale flocculento marrone con evidenti segni di danneggiamento dei tessuti.

Per capire se questo petrolio era proprio quello versato durante l'incidente della Deepwater Horizon, o se si trattava semplicemente di petrolio fuoriuscito in modo naturale da qualche fenditura del fondale, i ricercatori hanno organizzato una seconda missione per raccogliere dei campioni da analizzare. Usando una tecnica chiamata 'gas cromatografia bidimensionale' sono riusciti a separare i componenti del petrolio a seconda del loro peso molecolare, riconoscendo cosi' l''impronta digitale' del petrolio fuoriuscito proprio durante l'incidente nel Golfo del Messico.