Marea nera. Per la ricostruzione la Louisiana aspetta il nuovo Brad Pitt

Pubblicato il 8 Maggio 2010 - 18:01 OLTRE 6 MESI FA

Brad Pitt

La Louisiana sogna e spera di trovare un nuovo Brad Pitt, un ricco e famoso dal cuore d’oro che possa dare una spinta significativa alla ricostruzione delle aree investite della marea nera nel Golfo del Messico. Cinque anni dopo l’uragano Katrina, che ha messo in ginocchio New Orleans e distrutto quasi tutto sulle coste della Louisiana occidentale e del vicino Mississippi, l’attesa ed i timori sono gli stessi di allora: dopo le distruzioni occorrerà ricostruire e ci vorrà tempo e denaro.

A New Orleans, nel Lower Ninth Ward cancellato da Katrina, i risultati ottenuti dalla fondazione Make It Right (Fatelo Bene), creata nel 2007 dall’attore di Hollywood scioccato dalla lentezza della ricostruzione, sono impressionanti. Le case nuove sono una trentina e saranno almeno 150 una volta terminato il programma. Sono poche rispetto alle circa 4 mila andate totalmente distrutte dalle inondazioni provocate dall’uragano, ma rappresentano un modello certamente da seguire. Si tratta di case in legno (come spesso succede negli Stati Uniti), a buon mercato, destinate alla piccola borghesia nera del quartiere.

Non solo: sono molto belle in quanto architettonicamente ricercate e soprattutto eco-sostenibili. La marea nera provocata dalla piattaforma Deepwater Horizon non è ovviamente paragonabile a Katrina, ma i danni che rischia di provocare sono immensi, sia ecologici sia economici. L’area del Delta del Mississippi, nel sud della Louisiana, vive quasi esclusivamente della pesca (di fatto già sospesa) e un po’ grazie al turismo. La marea nera che si preannuncia nell’infinito canneto del Delta e tra le isole riserve naturali sarà lunga e costosa da ripulire, rischiando di impoverire ancora di più una regione tra le meno ricche degli Stati Uniti.

La maggior parte dei locali vive nei ‘trailer’, le roulotte residenziali, a causa dei ripetuti rischi di inondazioni e di uragani. Anche New Orleans è di nuovo a rischio, ed il pericolo si chiama ancora una volta Lake Ponchartrain, l’immenso lago salato a nord della città che tracimò a causa di Katrina, provocando gli allagamenti letali e la distruzione quasi totale del Ninth Ward, investito da uno tsunami di svariati metri di altezza. Il lago, collegato direttamente al Golfo, rischia infatti di essere inquinato, analogamente alle coste del Mississippi, dell’Alabama e della Florida continentale.

Una città balneare storica come Pass Christian, in Mississippi, è stata praticamente cancellata da Katrina, e sullo spettacolare Scenic Drive, il bel lungomare, tra gli alberi centenari le case alla Via col Vento che hanno resistito agli uragani sono ormai pochissime, lasciando più spazio alla natura. Analogamente, nel Lower Ninth Ward, colpiscono innanzi tutto gli ampi prati verdi quadrati, con poche costruzioni qua e là.

Laddove le case sono state abbattute ma non si è ancora ricostruito, l’erba è cresciuta. Accanto alle nuove case di Brad Pitt, sono state restaurate alcune delle dimore storiche del quartiere, e in quasi tutti gli isolati ancora in piedi c’é un mix di case nuove, spazi verdi incolti e case abbandonate. Ed è tornato anche Fats Domino, il famoso pianista R&B, nella sua doppia casa-ufficio bunker recentemente restaurata, con un tetto giallo dal gusto assai discutibile.