Marò. “Detenzione incostituzionale”: Corte ammette il ricorso italiano

Pubblicato il 23 Aprile 2012 - 11:40 OLTRE 6 MESI FA

NEW DELHI – La Corte Suprema di New Delhi ha deciso di ammettere il ricorso presentato dall’Italia in merito all’incostituzionalita’ della detenzione dei due maro’. I giudici hanno chiesto al governo dell’Unione indiana e allo stato del Kerala di presentare una memoria. La prossima udienza e’ stata fissata per il prossimo 8 maggio. Un tribunale di tre giudici del massimo organo giudiziario indiano ha accolto le argomentazioni presentate dal legale Harish Salve a proposito dell’illegittimita’ dell’arresto di Massimiliano Latorre e Salvatore Girone.

L’avvocato ha, in particolare, sottolineato che lo stato del Kerala e’ incompetente a giudicare una disputa tra due Stati sovrani e in cui sono implicati dei militari.  Il ricorso ”per eccezione di giurisdizione”, in cui si contesta l’applicabilita’ delle leggi indiane al caso della Enrica Lexie, era stato presentato anche all’Alta Corte del Kerala (a Kochi) che si deve ancora pero’ pronunciare.  Nell’attesa del verdetto, venerdi’ scorso il team di legali italiani ha presentato un appello in via di urgenza alla Corte Suprema dove e’ in corso anche l’esame della petizione per il rilascio della Enrica Lexie.

Indonesia: spiegheremo all’India la posizione dell’Italia. Sul caso dei marò ”capisco le ragioni di entrambe le parti. Ho ascoltato la prospettiva italiana e auspico di poterla comunicare in modo appropriato, se può essere utile all’altra parte”, cioè all’India. Lo ha detto ai giornalisti il ministro degli esteri indonesiano, Marty Natalegawa, dopo l’incontro con il collega Giulio Terzi.

”Ho apprezzato il fatto che Giulio (Terzi, ndr) mi abbia aggiornato sugli sviluppi della vicenda” dei due militari italiani detenuti in India con l’accusa di aver ucciso due pescatori indiani, ha aggiunto il ministro di Giacarta.

”E’ una questione sensibile e molto importante per entrambe le parti. E’ necessaria una buona condivisione delle informazioni in modo che si possa essere sicuri che la vicenda si risolva in maniera soddisfacente per entrambi”, ha concluso il ministro indonesiano.

”Ho apprezzato il fatto che Giulio (Terzi, ndr) mi abbia aggiornato sugli sviluppi della vicenda” dei due militari italiani detenuti in India con l’accusa di aver ucciso due pescatori indiani, ha aggiunto il ministro di Giacarta.    ”E’ una questione sensibile e molto importante per entrambe le parti. E’ necessaria una buona condivisione delle informazioni in modo che si possa essere sicuri che la vicenda si risolva in maniera soddisfacente per entrambi”, ha concluso il ministro indonesiano.