Terremoto Giappone: scossa magnitudo 5,3 su isola Hokkaido

di redazione Blitz
Pubblicato il 24 Luglio 2016 - 08:21 OLTRE 6 MESI FA
Terremoto Giappone: scossa magnitudo 5,3 su isola Hokkaido

Terremoto Giappone: scossa magnitudo 5,3 su isola Hokkaido

ROMA – Una scossa di terremoto di magnitudo 5,3 é stata registrata sull’isola giapponese di Hokkaido, circa nove chilometri a est di Obihiro e ad una profondità di 93 chilometri. Lo ha reso noto l’Istituto geologico statunitense. Per il momento non si hanno notizie di danni o vittime.

In Italia avvengono centinaia di terremoti ogni anno ma appena 6 persone su 100 hanno una percezione corretta della pericolosità sismica, ossia sono consapevoli di quanto il territorio in cui vivono sia soggetto agli effetti dei terremoti. E’ quanto emerge dall’indagine sulla percezione della pericolosità sismica in Italia, Risk Perception and Communication, coordinata dall’Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia (Ingv) e condotta in collaborazione con l’Istituto di Ricerche sulla Popolazione e le Politiche Sociali del Consiglio Nazionale delle Ricerche (Cnr-Irpps) e l’Istituto Nazionale di Oceanografia e di Geofsica Sperimentale di Trieste (Ogs), con il finanziamento del dipartimento della Protezione Civile.

Basato su un campione statistico nazionale di oltre 4.000 persone, lo studio indica che in Italia la percezione della pericolosità sismica è fortemente sottostimata, nonostante il nostro territorio sia particolarmente esposto ai terremoti: “nelle zone sismiche più pericolose del nostro Paese, dove vive circa il 41,3% della popolazione, solo 6 italiani su 100 hanno una percezione adeguata del pericolo presente sul territorio”, rileva il coordinatore della ricerca, Massimo Crescimbene.

In una scala di percezione a sette punti utilizzata nel questionario, nella quale il punteggio 1 indica il valore di percezione più basso e il punteggio 7 indica il massimo, i risultati indicano la percezione media del rischio è di 3,24. Non sembrano inoltre esserci differenze significative tra le regioni di Nord (3,20), Centro (3,39), Sud e Isole (3,70).     Sono punteggi “estremamente bassi – ha rilevato Crescimbene – se si considera che nella scala utilizzata per il questionario il valore 4 rappresenta il punteggio che divide i valori in bassi (minori di 4) e alti (maggiori di 4) ma soprattutto, ed è il dato più  critico, i valori medi registrati da parte di cittadini residenti in zone più e meno pericolose non si discostano sufficientemente tra loro (rispettivamente 3,03 e 3,53), dove nelle aree più pericolose ci si sarebbe aspettato un punteggio medio superiore a 5,50”.