Todd Kohlhepp lasciava recensioni di armi su Amazon: arrestato, confessa 7 omicidi

di Redazione Blitz
Pubblicato il 10 Novembre 2016 - 11:19 OLTRE 6 MESI FA
Todd Kohlhepp lasciava recensioni di armi su Amazon: arrestato, confessa 7 omicidi

Todd Kohlhepp lasciava recensioni di armi su Amazon: arrestato, confessa 7 omicidi

ROMA – Todd Kohlhepp, 45enne pluriomicida della Carolina del Sud, negli Stati Uniti, mentre era ancora a piede libero, lasciava recensioni su coltelli e lucchetti in vendita su Amazon.

Il killer, che per vivere fa l’agente immobiliare, sarebbe l’autore di una decina di messaggi lasciati sul popolare sito di vendita online nei quali esaltava la buona qualità di articoli come lucchetti, coltelli e vanghe. Il misterioso account chiamato “me”, attraverso il quale venivano lasciati i commenti, aveva stilato una lista desideri collegata a tale “Todd Kohlhepp” e scriveva recensioni. Come questa ad esempio: “Serrature solide .. ne ho 5 su un container …non li fermerà, ma di sicuro li rallenterà”.

A raccontare degli inquietanti messaggi è stato il quotidiano Greenville Online (ripreso dal Daily Mail). Dopo l’uscita dell’articolo lo sceriffo della contea di Spartanburg ha immediatamente avviato degli accertamenti per capire se si trattasse del 45enne sospettato di 7 omicidi e di aver rapito e tenuta segregata e legata con un collare la giovane Kala Brown, trovata e liberata dalla polizia di Woodruff in un capanno di proprietà dell’agente immobiliare. In un altro commento, datato 13 settembre, Kohlhepp scriveva: “Non ho ancora accoltellato qualcuno…ma quando lo farò, sarà con uno strumento di qualità come questo”.

Kohlhepp è in carcere dallo scorso 4 novembre, dopo il ritrovamento del corpo di Kala Brown. Ha confessato sette omicidi, tra cui quello del fidanzato della trentenne, rapito insieme a lei. L’agente immobiliare sarebbe il killer che nel 2003 ha ucciso quattro persone in un negozio di moto a Chesnee.

Il 45enne ha anche indicato agli agenti le tombe di due delle sue vittime, seppellite nello stesso terreno dove si trovava il container nel quale aveva segregato Kala Brown.