Agenzia Entrate, rimborso dopo 24 anni. Non paga perché non sa calcolare interessi

di Redazione Blitz
Pubblicato il 26 Febbraio 2015 - 09:21 OLTRE 6 MESI FA
Agenzia Entrate non sa calcolare gli interessi quando è morosa. Un caso a Torino

Agenzia Entrate non sa calcolare gli interessi quando è morosa. Un caso a Torino

ROMA – Agenzia Entrate non sa calcolare gli interessi quando è morosa. Un caso a Torino. Per far diventare l’Agenzia delle Entrate da nemico a partner dei contribuenti non basta uno schiocco delle dita come Fonzie, ha detto a fine anno Renzi: ma quanto tempo serve all’Ufficio delle Entrate di Torino per calcolare gli interessi sul rimborso di una cartella esattoriale emessa senza motivo? Anche una vita, se guardiamo al caso di uno “sconcertato contribuente” di Torino che ha scritto al quotidiano La Stampa.

Dopo 24 anni di ricorsi e ottenuto il definitivo sì al rimborso di una cartella che non avrebbe mai dovuto essere inviata, il contribuente ha ricevuto sì i soldi che gli spettavano ma senza un centesimo di interessi. Perché, gli ha rivelato una funzionaria, semplicemente l’Agenzia non dispone di un software che calcoli in automatico gli interessi quando è la stessa Agenzia a essere morosa. Il software dedicato agli interessi dei contribuenti morosi c’è invece e funziona con rapidità fulminea.

Dopo 24 anni l’apparente vittoria. «All’inizio de 2014 ottengo lo sgravio della cartella e il relativo rimborso». Dodicimila euro in tutto: quanto pagato nell’89, senza un centesimo di interesse in più. Il contribuente chiede spiegazioni ma i risultati sono ancora più deludenti.

Lo scorso aprile l’uomo si è nuovamente rivolto all’Ufficio delle Entrate «che mi inviava a ritrasmettere copia della stessa richiesta: probabilmente era andata persa. Ho richiamato gli uffici qualche giorno fa e una gentilissima funzionaria mi ha comunicato che manca ancora la procedura per il rimborso». Tradotto: l’Agenzia dice di non saper calcolare gli interessi.

«Mi hanno detto che manca il software per calcolarli in automatico». E quindi, in via precauzionale, l’Agenzia aspetta. Anzi, fa aspettare. «Mi hanno suggerito di attendere altri sei mesi. Ora mi chiedo: se tardo a pagare una tassa qualsiasi, la procedura per addebitarmi gli interessi di mora esiste in automatico. Perché lo stesso principio non vale anche per l’Agenzia delle Entrate?» (Federico Genta, La Stampa)