L’ingiusta distribuzione della ricchezza italiana concentrata sul 10% della popolazione

Pubblicato il 16 Dicembre 2009 - 11:31 OLTRE 6 MESI FA

Palazzo di Bankitalia

La ricchezza italiana è decisamente mal distribuita, i dati della Banca d’Italia lo confermano. Per capirci: metà della ricchezza è concentrata nelle fin troppo capaci mani del 10% della popolazione; specularmente, il 44% degli italiani detiene una quota di ricchezza che raggiunge a malapena il 10%. Ora, considerando che la media di ricchezza pro-capite è attestata a 138.000 euro, ognuno può capire da solo se fa parte del ristretto circolo della razza padrona o, più verosimilmente, è destinato a ingrossare la schiera degli svantaggiati.

L’analisi dei dati di Bankitalia registra poichè la ricchezza netta complessiva delle famiglie italiane, a prezzi correnti, è calata tra il 2007 e il 2008 di circa l’1,9% (161 miliardi di euro), risentendo di una rilevante riduzione delle attività finanziarie (-8,2 %) e di un aumento delle passività (3%). E’ quanto risulta dal supplemento al Bollettino statistico sulla ricchezza delle famiglie italiane di Bankitalia.

La dinamica delle attività reali (come le abitazioni) è risultata, invece, positiva, benché meno sostenuta (3%) di quella degli anni precedenti. A prezzi costanti, dice ancora Bankitalia, la riduzione della ricchezza complessiva rispetto al 2007 è risultata pari al 5 per cento (circa 433 miliardi di euro del 2008). Pesa sulla variazione l’andamento negativo per circa 521 miliardi dei capital gains nel 2008 e il risparmio delle famiglie positivo per circa 88 miliardi.