Benzina? No, grazie. Gli italiani tagliano sul carburante e lo Stato ci rimette

di Redazione Blitz
Pubblicato il 21 Giugno 2014 - 15:49 OLTRE 6 MESI FA

Benzina? No, grazie. Gli italiani tagliano sul carburante e lo Stato ci rimetteROMA – Gli Italiani continuano a tagliare la spesa sui carburanti con un effetto anche sul gettito fiscale che è diminuito, nonostante l’aumento delle accise, del 2,7%. Nei primi cinque mesi del 2014 la spesa per benzina e gasolio è stata pari a 24,835 miliardi di euro, in calo del 4% rispetto allo stesso periodo del 2013. Un dato che sicuramente fa bene all’ambiente ma sottolinea anche il persistere della stretta dei consumi.

Il Centro studi Promotor (specializzato nelle ricerche sul mercato dell’automobile), sottolinea come, ormai, al cronico calo dei consumi dei carburanti si associ una flessione della spesa e del gettito fiscale, mentre fino al 2012, malgrado la contrazione della domanda, spesa e componente fiscale erano aumentate. In un’analisi che prende in esame consumi, spesa e gettito fiscale degli ultimi anni, il centro studi sottolinea infatti che fino al 2012 all’andamento fortemente negativo dei consumi non ha corrisposto un analogo andamento della spesa, che è stata influenzata dalle dinamiche dei prezzi alla pompa spinti sia verso l’alto che verso il basso dalle variazioni delle quotazioni del petrolio, e, soltanto verso l’alto, dalla tassazione.

Di fatto i consumi di benzina e gasolio auto tra il 2006 e il 2012 sono passati da 47,7 a 38,9 miliardi di litri con un calo del 18,3%. La spesa è invece salita da 57,6 a 67,4 miliardi di euro (+17%), la componente fiscale è salita da 31,9 a 36,5 miliardi di euro (+14,5%) e la componente industriale è passata tra i due anni da 25,7 a 30,9 miliardi di euro (+20%). In sintesi dal 2006 al 2012 i consumi di benzina e gasolio auto sono crollati, ma spesa, componente fiscale e componente industriale sono aumentate.

Nel 2013, la situazione è però cambiata. In quest’anno, come noto, infatti non sono calati solo i consumi, ma anche la componente industriale (-9,6%), la spesa (-5,9%) e pure il gettito per l’Erario (-2,7%). Questa situazione caratterizza anche i primi cinque mesi del 2014, quando i consumi sono scesi del 2%, la spesa del 4%, le imposte dell’1,4% e la componente industriale del 7,3%. “E’ del tutto evidente – afferma Gian Primo Quagliano, presidente del Centro Studi Promotor – che l’eccessiva tassazione su benzina e gasolio auto, non solo è una forte remora alla ripresa dell’economia, ma dalla fine del 2012 incide negativamente anche sul gettito fiscale. Si è cioè già verificato l’effetto Laffer, cioè l’effetto che si ha quando l?aumento della tassazione influisce tanto negativamente sui consumi da far calare il gettito”.