Le Borse vanno male? Veron: “Finita l’euforia, mercati più prudenti”

Pubblicato il 30 Marzo 2012 - 15:01 OLTRE 6 MESI FA

Nicolas Veron

ROMA – Le Borse europee stanno dando segnali di incertezza: giovedì Milano è stata la peggiore, chiudendo con un -3,3%. Ma il peggio non era alle spalle? Il Corriere della Sera ha chiesto un commento a Nicolas Veron, economista del Peterson Institute for International Economics di Washington. “Che cosa è accaduto all’improvviso a Borse e spread? I mercati hanno delle fasi. Abbiamo avuto una lunga fase positiva, perché da metà dicembre a oggi abbiamo ricevuto tante buone notizie: l’iniezione di liquidità della Bce, le riforme strutturali varate da Mario Monti. E si è diffusa la percezione che la Germania avesse cambiato atteggiamento nei confronti dell’eurozona, diventando più costruttiva. Perfino la ristrutturazione del debito greco con i creditori privati è filata liscia contribuendo a mandare un segnale positivo. Ma quella fase è finita”.

“I mercati sono in entrati in una fase più prudente. Riconoscono che Spagna e Italia hanno difficoltà, ma anche la Francia ha problemi. Non mi aspetto però una correzione drammatica, piuttosto è finita l’euforia che abbiamo visto di recente”.

“Questa crisi ha molte dimensioni, ma al cuore c’è l’inadeguatezza dell’architettura fiscale e politica dell’eurozona. La solidarietà è stata sottostimata. Per riportare la fiducia avremo bisogno di un’Europa più integrata e federale, anche con un maggior coordinamento delle politiche bancarie. Ma è un processo che troverà resistenza e richiederà molto tempo, con una prospettiva di bassa crescita per molti anni. Quanti? Una decade, temo. Non sono pessimista, ma dobbiamo essere lucidi e imparare a vivere con la volatilità”.