Crisi: Isae, cresciuta nel mese di giugno la fiducia delle imprese manifatturiere
Prosegue la crescita della fiducia delle imprese manifatturiere italiane nel mese di giugno. Lo rende noto l’Isae precisando che l’indice, al netto dei fattori stagionali, si porta a 69,3 da 68,8 dello scorso mese.
La crescita, spiega l’Istituto, è dovuta ad un lieve miglioramento dei giudizi sullo stato attuale della domanda e sulle attese della produzione; tornano però ad accumularsi leggermente le scorte di magazzino. A livello settoriale, ad essere più ottimiste sono soprattutto le imprese che producono beni intermedi (da 65 a 65,7); la fiducia peggiora leggermente invece nei beni d’investimento (da 63,2 a 62,5) e resta sostanzialmente stabile in quelli di consumo (da 78,5 a 78,4).
A livello territoriale, la fiducia migliora nel Nord Est (da 67 a 67,2)e al Centro (da 74,7 a 76,1), resta pressochè stabile nel Mezzogiorno (77,4 a 77,3) e scende leggermente nel Nord Ovest (da 67,8 a 67,5). Segni di recupero vengono anche da giudizi e attese sul fatturato all’export. Risale anche il rapporto fra i prezzi praticati sui mercati esteri ed interni mentre torna ad aumentare la quota di quanti segnalano la presenza di ostacoli all’esportazione, principalmente a causa di problemi legati alla dinamica dei costi, oltre che ad ‘altri motivi’, probabilmente nella situazione attuale associabili alla scarsità della domanda.
La Germania e la Cina continuano ad essere i paesi percepiti come maggiori concorrenti sui mercati interni ed internazionali. Per quanto riguarda i mercati di sbocco, infine, si rafforza il ruolo della Germania e del Regno Unito, a scapito di altri paesi Ue; aumentano anche a giudizio degli imprenditori le quote verso altri paesi del mondo diversi da quelli europei e dagli Stati Uniti.