Debiti P.A., sabato il decreto. Tesoro vigilerà se si “sfora” col deficit

Pubblicato il 5 Aprile 2013 - 16:52| Aggiornato il 16 Dicembre 2022 OLTRE 6 MESI FA

ROMA – Il soldi ai creditori della Pubblica amministrazione stanno per arrivare ma con il Tesoro che vigilerà. Se, infatti, causa pagamenti il deficit dovesse superare la soglia critica del 2.9% scatterebbero “immediati correttivi”. E’ una delle modifiche alla bozza del decreto, che arriverà sabato in Consiglio dei ministri, per sbloccare i 40 miliardi da destinare ad aziende che vantano crediti con la P.A.

Sempre nella bozza si legge che i maggiori interessi sul debito che verrà emesso per finanziare i debiti della P.A. saranno pagati con ”corrispondente riduzione lineare” delle spese rimodulabili dei ministeri.

Importante, poi, il ruolo della Cassa depositi e prestiti che, sempre secondo la bozza, è autorizzata ad effettuare operazioni di prelevamento e versamento per ‘accelerare’ i pagamenti con il fondo da 2 miliardi istituito al Tesoro.     ”Gli enti locali che non possono far fronte ai pagamenti dei debiti certi liquidi ed esigibili al 31 dicembre 2012 a causa di carenza di liquidità, possono chiedere a Cdp entro il 30 aprile 2013, l’anticipazione di liquidità” per i pagamenti.

Oltre ai 2 miliardi per gli enti locali arriva anche un fondo da 8 miliardi (3 nel 2013 e 5 nel 2014) per Regioni e province autonome.  Quelle che non possono far fronte ai pagamenti, diversi da quelli finanziari e sanitari, inclusi i pagamenti in favore degli enti locali, maturati al 31 dicembre 2012, per assenza di liquidità,  possono chiedere al Tesoro entro 15 giorni dal dl un anticipo. L’anticipo sara’ data secondo criteri di virtuosità.