Facebook crolla in Borsa. Gli analisti: “E’ stata sopravvalutata”

Pubblicato il 22 Maggio 2012 - 14:59 OLTRE 6 MESI FA

(Foto Ap)

NEW YORK – Facebook crolla in Borsa perché è stata sopravvalutata. Dopo un secondo giorno di scambi chiuso a -11%, con le azioni vendute a 34,03 dollari (ben sotto i 38 dollari ffissati dall’Ipo), gli analisti si sono non solo interrogati, ma anche dati una possibile risposta sul perché di questa inversione di tendenza per il più celebre social network.

In particolare ad essere nel mirino di molti analisti è Morgan Stanley, una delle banche che hanno curato il collocamento in Borsa della società di Mark Zuckerberg. Il problema, appunto, sarebbe che Morgan Stanley ha spinto per una quotazione troppo alta delle azioni di Facebook.

In questo modo il prezzo inferiore rispetto a quello fissato nell’initial public offering (38 dollari, appunto) si traduce per i trader in un”’ipo fallita”, con conseguenze negative per tutti i sottoscrittori. La tesi è che se il prezzo delle azioni fosse stato la metà di quello che è stato i titoli sarebbero saliti a 45 dollari per azione.

Non sono mancate neppure le critiche al Nasdaq per i problemi tecnici che ci sono stati il primo giorno di scambi. Secondo alcune stime questi problemi avrebbero causato fino a 100 milioni di dollari di danni.

Una brusca frenata che si verifica nonostante il balzo di Wall Street: il Dow sale di 135,10 punti, o l’1,09%, a 12.504,48 punti. Il Nasdaq avanza di 68,42 punti, o il 2,46%, a 2.847,21 punti. Lo S&P 500 mette a segno un progresso di 20,77 punti, o l’1,60%, a 1.315,99 punti. Il tonfo fa scattare la caccia al colpevole.

Altri ancora accusano il nasdaq: i problemi tecnici del primo giorno di scambi avrebbero causato, secondo alcune stime, fino a 100 milioni di dollari per i trader che chiedono ora al listino di assumersi le proprie responsabilita’ e far fronte alle perdite subite.

La cosa certa è che nel primo giorno di Facebook in Borsa il suo creatore Zuckerberg ha bruciato 2,1 miliardi di dollari: da venerdì a lunedì il valore della sua quota è passato da 19 a 17 miliardi di dollari.