Fiat, con Chrysler utili in crescita

Pubblicato il 26 Luglio 2011 - 21:37 OLTRE 6 MESI FA

Sergio Marchionne (foto LaPresse)

TORINO, 26 LUG – L’integrazione con Chrysler dà buoni frutti e il secondo trimestre dell’auto chiude con una crescita degli utili e dei ricavi. Fiat rivede al rialzo i target 2011, ma sale anche la previsione dell’indebitamento e, a Piazza Affari, tra scambi forti, il titolo chiude in calo del 4,46% a 7,17 euro. Non c’è invece ancora la nuova squadra di manager, ma Sergio Marchionne spiega: ”La riorganizzazione sarà annunciata nei prossimi giorni”.

E’ il primo bilancio che consolida, sia pure per un solo mese, i conti di Chrysler. La casa di Detroit archivia il trimestre con un utile operativo di 507 milioni di dollari (183 milioni nello stesso periodo 2010) e ricavi saliti del 30% a 13,7 miliardi di dollari: ”Un importante passo avanti, e’ sulla strada giusta”, commenta Marchionne, che conferma il target di 2 milioni di vendite.

Gli effetti su Fiat Spa, che entro l’anno salirà, come previsto, al 58,5%, si sentono: l’utile netto del periodo, che ammonterebbe a 76 milioni di euro (68 nel secondo trimestre dello scorso anno), con Chrysler raggiunge 1,2 miliardi, l’utile di gestione ordinaria è pari a 525 milioni di euro e i ricavi a 13,2 miliardi.

Non c’è solo la casa di Detroit dietro la crescita del Lingotto: vanno bene anche i marchi Sportivi e di Lusso, con un incremento del 20,4% dei ricavi della Ferrari e i Componenti e Sistemi di Produzione (Magneti Marelli e Powertrain).

Fiat Group Automobiles realizza ricavi pari a 7,6 miliardi di euro (+2,7%), con un totale di 568.400 vetture e veicoli commerciali leggeri consegnati nel trimestre (+2,5% rispetto al secondo trimestre 2010): contribuiscono i volumi di veicoli commerciali leggeri, il successo dell’Alfa Romeo Giulietta, la forte performance in Brasile e la distribuzione in Europa dei modelli Chrysler.

L’indebitamento netto industriale complessivo e’ di 3,4 miliardi di euro, di cui 979 milioni di euro (489 milioni di euro a fine marzo 2011) riferiti a Fiat esclusa Chrysler. La liquidità complessiva è di 19,2 miliardi di euro. ”Credo che si sottovaluti ancora – commenta Marchionne nella conference call con gli analisti finanziari – quello che abbiamo fatto con la fusione. Forse ci vorranno altri due trimestri prima che i benefici siano chiari a tutti, ma l’integrazione è reale e le due societa’ lavorano in tandem in piena armonia”.