Fiat / Continuano gli scioperi e i picchetti a Termini Imerese. Gli operai protestano contro la “riconversione” dello stabilimento

Pubblicato il 29 Giugno 2009 - 15:55 OLTRE 6 MESI FA

Continua l’estate calda nello stabilimento Fiat di Termini Imerese. Ancora lunedì mattina gli operai hanno continuato a scioperare e a picchettare lo stabilimento per protestare contro l’ipotesi  di riconversione dello stabilimento, che secondo quanto annunciato  dall’amministratore delegato della Fiat, Sergio Marchionne, dal 2012 non assemblerà più auto. Però non è stato detto che cosa farà. Legittimo appare quindi il dubbio dei lavoratori che non assemblerà proprio più niente. Secondo Fim Fiom e Uilm allo sciopero hanno aderito tutti gli operai.

Le proteste continuano, quindi, proprio all’indomani di una giornata campale in Sicilia che ha visto domenica riunirsi nella sala comunale di Termini Imerese sindaci, sindacati e amministratori di una decina di Comuni per stabilire una linea comune contro la decisione di Torino di non produrre più auto nello stabilimento siciliano. Nel corso della riunione ci sono stati momenti di tensione ed è stato contestato il sottosegretario alla presidenza del consiglio, Gianfranco Miccichè, che aveva invitato i lavoratori a non rispondere alla Fiat con gli scioperi ma di cercare un confronto chiarificatore.

Sul piede di guerra lo stesso presidente della Regione Sicilia, Raffaele Lombardo, che ha dichiarato: «La Sicilia non si farà umiliare» e ha assicurato che riuscirà a far cambiare idea alla Fiat e a Marchionne.