Fiat: azienda vuole contratto ad hoc, intesa a rischio

Pubblicato il 2 Dicembre 2010 - 23:40| Aggiornato il 3 Dicembre 2010 OLTRE 6 MESI FA

Sergio Marchionne

La trattativa sul piano per Mirafiori è appesa a un filo. La Fiat vuole un contratto ad hoc per i lavoratori dello stabilimento torinese e l’ipotesi non piace alla Fiom, ma neppure alla Fim. Il confronto riprenderà domani mattina alle 10,30 all’Unione Industriale di Torino. La proposta d’accordo presentato dall’azienda ai sindacati prevede la possibilità di utilizzo di tre modalità di turni (15, 18 o 10, ma quest’ultimo però solo in via sperimentale e da concordare con i sindacati), 120 ore di straordinario, la clausola di esigibilità. Le pause resteranno al momento invariate e se ne riparlerà nel 2012. In una riunione finale con i capi delle delegazioni sindacali la Fiat ha chiesto di poter tentare un affondo, ma per ora non c’è stata una risposta definitiva da nessuno.

”La strategia di inseguire la Fiat sulle deroghe contrattuali – commenta Giorgio Airaudo, responsabile Auto della Fiom – ha portato tutti in un cul de sac. L’unica strada è quella del confronto con i lavoratori”. Nel pomeriggio le difficolta’ non erano ancora emerse: Ottimisti su un esito rapido del confronto Uilm, Ugl e Fismic, ma anche il leader della Cisl, Raffaele Bonanni e il ministro del Lavoro, Maurizio Sacconi. La giornata inizia con l’incontro della Fiom con gli iscritti delle carrozzerie, il reparto di Mirafiori interessato dall’intesa: la partecipazione è maggiore delle attese e la riunione, alla quale partecipa anche il numero uno dell’organizzazione, Maurizio Landini, si svolge in strada.

La tensione in fabbrica è alta. Domani era prevista l’assemblea Fiom alle Meccaniche, ma gli altri sindacati polemicamente ritirano la firma alla richiesta: così ci saranno due ore di sciopero e l’assemblea si terrà davanti alla Porta 20 della fabbrica torinese. ”Se si vuole evitare che si ripeta quanto accaduto a Pomigliano – afferma Landini – non si deve fare precipitare la situazione. Chi lo ha detto che si deve fare un accordo a tutti i costi tra oggi o domani? Non abbiamo nessuna intenzione di accettare decisioni già prese dall’alto e mettere in discussione i diritti. Se passa l’idea che dopo Pomigliano anche a Mirafiori si vanno a cancellare contratti e leggi il problema non è più solo della Fiat ma diventa nazionale”.

Landini definisce ”la newco che la Fiat vuole fare a Pomigliano illegale” e spiega che la Fiom la impugnera”’. La Fiom al tavolo con la Fiat c’è, dà la disponibilità a trattare di turni e pause, ma non sulle clausole di responsabilità e sul non pagamento dei primi giorni di malattia, fa proposte. ”Vogliamo davvero scrivere una pagina bianca – spiega il responsabile Auto, Giorgio Airaudo – nessuno puo’ lasciarci solo lo spazio per la firma o la non firma”.

”Si è già perso troppo tempo – replica il segretario generale della Uilm, Rocco Palombella – è una trattativa che volge al termine. Dobbiamo avere la certezza dell’investimento”. Si va avanti nel frattempo anche per il capitolo Termini Imerese. Il ministro dello Sviluppo Economico, Paolo Romani, incontra l’amministratore delegato di Invitalia, Domenico Arcuri, advisor del ministero per la riconversione del polo industriale siciliano della Fiat. Entro metà dicembre ci sarà un incontro coi rappresentanti delle sette aziende selezionate. In pole position c’è l’imprenditore Gian Mario Rossignolo che svela i suoi piani per Termini: un mini-suv e una city-car per un totale di 35mila auto l’anno a partire dal 2012, l’assunzione dei tutti i 1.456 lavoratori e un investimento di circa 300 milioni.