Fiat, Sacconi preoccupato dal no della Fiom che “si comporta come organizzazione politica”

Pubblicato il 20 Giugno 2010 - 16:59| Aggiornato il 23 Giugno 2010 OLTRE 6 MESI FA

Maurizio Sacconi

Il ministro del Lavoro Maurizio Sacconi si è detto preoccupato su come potrebbe incidere l’esito del referendum sulle decisioni dell’azienda per Pomigliano. Intervenendo a ‘In mezz’ora’ su Rai Tre ha detto: “Sono molto preoccupato circa le possibili decisioni di Fiat”.

“E’ ovvio che il governo farà in modo che il gruppo Fiat aderisca a quella ipotesi di investimento, ha aggiunto Sacconi. “Se questa vicenda dovesse concludersi negativamente la responsabilità che si è assunta la Fiom è straordinaria”, ha concluso il ministro.

Poi il ministro ha lanciato una frecciata: “La Fiom non si atteggia come organizzazione sindacale ma come organizzazione politica che trascende dai temi sindacali”. Il segretario generale della Fiom Cgil, Maurizio Landini, ha replicato: “Il ministro dovrebbe avere più rispetto per la Fiom e per i lavoratori metalmeccanici. Noi siamo sindacalisti. Abbiamo detto ‘no’ perché non si può fare nessuna trattativa. Chiedo a Sacconi, visto che il politico è lui: che cosa ha fatto il governo nel rapporto con la Fiat? Noi abbiamo fatto i sindacalisti, il nostro mestiere. Non si può chiedere a noi di cancellare la Costituzione, di cancellare le leggi, di cancellare i contratti”.