Fiat, senatore Cursi (Pdl): “Nessun ultimatum su Termini Imerese”

Pubblicato il 20 Dicembre 2009 - 09:51 OLTRE 6 MESI FA

Il senatore Cesare Cursi

«No all’ultimatum della Fiat su Termini Imerese. No allo scambio incentivi-mantenimento dei posti di lavoro. È inaccettabile». È netta la posizione di Cesare Cursi, presidente della commissione Industria del Senato, che a Marchionne chiede soluzioni alternative. Intervistato dal Messaggero, Cursi dice di aspettarsi «lealtà» da parte dell’azienda.

«Sono 50 anni che il governo sostiene la Fiat e continuerà a farlo. Ben vengano gli incentivi, a fronte però di un delimitato perimetro d’azione. Costituiranno sempre l’eccezione, mai la regola».

«Al massimo dirigente della Fiat – prosegue – chiediamo un’idea innovativa per Termini Imerese, una soluzione diversa, che non penalizzi la produzione di automobili » in Italia. «Credo che puntando sulla qualità dei modelli si possa recuperare terreno, creando sviluppo e occupazione e non scaricando sulla comunità le difficoltà legate alla crisi».

Per Cursi «se la Fiat del futuro dovesse perdere quote di mercato estere a fronte di maggiori incrementi a livello nazionale solo grazie agli incentivi, avremmo creato un mercato dopato che decreterebbe la fine dell’azienda italiana. La legge del mercato – conclude – è uguale per tutti».