Ford. Top manager Alan Mulally se ne va con 300 mln di dollari di liquidazione

di Redazione Blitz
Pubblicato il 2 Maggio 2014 - 11:17 OLTRE 6 MESI FA
Ford. Il top manager Alan Mullay se ne va con 300 mln di dollari di liquidazione

Ford. Il top manager Alan Mulally se ne va con 300 mln di dollari di liquidazione

ROMA – Ford. Il top manager Alan Mulally lascia con 300 mln di dollari di liquidazione. Come Sergio Marchionne in Fiat e Dan Akerson, ex Ceo di General Motors, Alan Mulally, il top manager che ha salvato la Ford, era un outisider dell’auto. Oggi se ne va dall’azienda fondata da Henry Ford, dopo averla riportata al secondo posto per numero di veicoli venduti nel mondo, con una liquidazione che raggiunge i 300 milioni di dollari. Lo sostituisce Mark Fields, veterano Ford e uno dei pochi sopravvissuti alla cura Mulally.

Una buonuscita record che rinfocolerà le polemiche sui compensi dei top manager. Va tuttavia ricordato come la rigorosa cura dimagrante imposta da Mulally ha rilanciato completamente un gruppo in disarmo. Come la liquidazione, anche i numeri di questo recupero sono da record. Mulally si è affermato nei suoi otto anni alla guida come uno dei migliori amministratori delegati nella storia dell’industria delle quattro ruote. Con lui alla guida, il valore di mercato di Ford è salito di 48 miliardi di dollari a 63 miliardi di dollari.

Mulally però dovrà pagare almeno 130 milioni in tasse per esercitare le stock option, il che significa che resterà con una liquidazione di 285 milioni di dollari ai valori di mercato corrente, calcola la Cnn. Ma potrebbe essere una stima conservativa, visto lo straordinario rialzo del titolo Ford in Borsa durante la leadership di Mulally. (Giuliana Ferraino, Corriere della Sera)

A proposito dei compensi dei supermanager va aggiunto come la parte variabile della retribuzione in stock option non necessariamente legata ai risultati, alle perfomance industriali e finanziarie. Qualche giorno fa sul Sole 24 Ore veniva descritto il sistema di “stock grant con il paracadute” con cui Fiat ha gratificato economicamente il suo top executive Sergio Marchionne.

Il valore attuale complessivo degli incentivi azionari assegnatigli nel tempo sfiora i 250 milioni di euro. Di questi, oltre 170 milioni erano slegati fin dall’inizio dall’andamento economico dell’azienda; dei restanti 75 milioni legati inizialmente alla performance, 25,3 milioni di grant 2009 sono stati «slegati» dalla performance a posteriori; gli ultimi 8,5, di CnhI, sono legati – per ora – alla performance dell’azienda. Su un totale di 300 milioni di compensi lordi (valore attuale, lo ricordiamo), quelli connessi alla performance sono quindi stati 75 milioni, pari al 25% del totale. (Andrea Malan, Il Sole 24 Ore)