Guardia di Finanza: in 5 mesi scoperta evasione per 22 miliardi

Pubblicato il 22 Giugno 2010 - 21:43 OLTRE 6 MESI FA

Vale quasi quanto la manovra biennale varata dal governo, la somma dei redditi non dichiarati al fisco scoperta dalla Guardia di finanza in soli 5 mesi. La cifra da capogiro, infatti,  ammonta a 22,2 miliardi di euro. Ad essa bisogna aggiungere omessi versamenti Iva per 3,1 miliardi.

E bisogna tener conto che 7,9 miliardi di euro sono sfuggiti al fisco, occultati dai 3.790 evasori totali; e altri 4,3 miliardi sono frutto di evasione internazionale, messa in atto attraverso l’esportazione di capitali in paradisi fiscali e trasferimenti fittizi di residenza di società e persone fisiche. Il tutto tra gennaio e maggio 2010.

Le Fiamme gialle hanno reso noto il bilancio dell’attività svolta nei primi cinque mesi di quest’anno in occasione dell’anniversario per il 236/o dalla fondazione del Corpo. Le celebrazioni si sono svolte nella serata di martedì 22 giugno a Roma, allo stadio dei Marmi, alla presenza del Capo dello Stato Giorgio Napolitano, il presidente del Consiglio Silvio Berlusconi, e del ministro dell’Economia Giulio Tremonti.

“La ricreazione è finita sia in Italia che in Europa – ha detto quest’ultimo – e se per decenni abbiamo pensato che la politica venisse prima dei numeri ora abbiamo capito che i numeri devono venire prima della politica”. Il ministro ha insistito su due concetti: “Regole e disciplina” e ha sottolineato che “se un eccesso di regole può essere un danno” resta però necessario lavorare a fondo per contrastare “l’anarchia sui derivati”. Quanto alle regole fiscali “anch’esse vanno ridotte e concentrate in un unico codice”.

L’anniversario della Gdf è coinciso quest’anno con il cambio al vertice ed il passaggio di consegne tra Cosimo D’Arrigo e Nino Di Paolo: il primo, generale di Corpo d’armata proveniente dall’Esercito, il secondo, pari grado, ma proveniente dalle file della Gdf. Con lui per la prima volta il comando della Guardia di Finanza sarà affidato a una ‘divisa grigia’ anziché da un ‘esterno’. Una svolta importante, che discende da una recente legge approvata dal Parlamento e rappresenta un riconoscimento della specificità dei compiti attribuiti alle Fiamme gialle. Al momento del passaggio delle consegne, tre elicotteri hanno sorvolato il piazzale del Stadio dei Marmi e il soprano Cecilia Gasdia ha intonato la preghiera del Finanziere.

“Non solo di fatto ma anche di diritto – ha sottolineato Tremonti rivolgendosi alle Fiamme Gialle – ora siete arrivati in serie A”. Prendendo la parola il generale Di Paolo ha sottolineato che quello attuale “é un momento delicato per la crisi economico-finanziaria che influenzerà il nostro di pensare e agire. La Guardia di Finanza ne è consapevole. Gli illeciti finanziari, le frodi fiscali, il riciclaggio, la criminalità organizzata: questi – ha detto – sono i nostri nemici”. La lotta all’evasione fiscale resta il principale obiettivo dell’attività della Guardia di finanza. Gli oltre 22 miliardi sfuggiti a tassazione scoperti nei primi 5 mesi dell’anno rappresentano quasi il doppio dell’evasione accertata nello stesso periodo 2009 (13,7 miliardi) e circa i due terzi di quella riscontrata tutto lo scorso anno (33,6 miliardi). Dei quasi 4 mila evasori totali, che non avevano mai presentato la denuncia dei redditi, 1.390 sono stati denunciati per la gravità della loro condotta. Sul fronte del ‘sommerso’, tra gennaio e maggio le Fiamme gialle hanno identificato 12.927 lavoratori irregolari, di cui 8.937 completamente in nero, impiegati da 3.477 datori di lavoro.

E hanno accertato un’evasione Iva da 1,4 miliardi solo dalle cosiddette frodi “carosello”, quelle, cioé, messe in atto tramite imprese “cartiere”, costituite solo per far girare fatture false, che acquistano merci da altri Paesi comunitari e da San Marino in sospensione d’Iva, le rivendono applicando l’imposta e poi omettono di versare le somme all’erario, svanendo nel nulla. Nel campo della lotta alla criminalità organizzata, i beni sequestrati alle ‘mafie’ ammontano a 1,2 miliardi, mentre i soggetti denunciati per riciclaggio di denaro sono stati 382 per 328 milioni di euro. Per quanto riguarda il traffico di droga, sono state sequestrate 6 tonnellate di sostanze stupefacenti e denunciate 3.500 persone, 1.400 delle quali sono state arrestate. Altro terreno di intensa attività, quello della contraffazione, che nei primi 5 mesi del 2010 ha visto la Gdf sequestrare 48 milioni di pezzi, tra prodotti del comparto della moda (28 milioni) e articoli pericolosi, con l’arresto di 92 persone per associazione a delinquere finalizzata alla contraffazione.