Gran Bretagna, settimana a 20 ore per combattere la disoccupazione

Pubblicato il 8 Gennaio 2012 - 15:34 OLTRE 6 MESI FA

LONDRA, 8 GEN – Una settimana lavorativa di 20 ore al massimo per mettere a freno la crescente disoccupazione in Gran Bretagna e ridurre alcuni problemi sociali. E' quanto sostiene il think tank inglese New Economics Foundation (Nef) secondo il quale la riduzione dell'orario lavorativo potrebbe essere una soluzione efficace per le imprese ma anche per gli stessi lavoratori a rischio licenziamento. Le prime otterrebbero una maggiore flessibilità sui costi fissi del lavoro, i secondi eviterebbero il rischio dei licenziamenti.

A detta di Anne Coote, un membro del think tank, il governo inglese dovrebbe seriamente valutare l'ipotesi per far fronte alla caduta del Pil e alla crescita del tasso di disoccupazione riducendo gli orari di lavoro. Con un impatto positivo sulla anche qualita' della vita. "Ci sono differenze enormi tra chi ha troppo lavoro pagato, e chi ne ha troppo poco o non ne ha affatto", ha detto Coote all'Observer, aggiungendo: "una settimana lavorativa di 20 ore circa darebbe più tempo agli impiegati di stare con le loro famiglie e dunque ridurrebbe i loro livelli di stress e aumenterebbe la loro produttività e al contempo ci sarebbero più lavori in circolazione".

La formula della settimana corta è stata già sperimentata in Inghilterra negli anni '70. Non si tratterebbe pertanto di una novità, bensì di una carta "in extremis" da giocare in situazioni congiunturali critiche. .