Italia “sorvegliata speciale”, non commissariata: i giornali dopo il G20

Pubblicato il 5 Novembre 2011 - 10:27 OLTRE 6 MESI FA

CANNES – Italia non ancora del tutto “commissariata”, ma “sorvegliata speciale” sì. Il giorno dopo la fine del G20 i principali giornali italiani sono unanimi nella definizione di quello che è emerso dal vertice. I monitoraggi stabiliti dalla Commissione Europea e dal Fondo Monetario Internazionale hanno lasciato pochi dubbi agli analisti.

Stefano Montefiori sul Corriere della Sera mette in evidenza il ruolo decisivo di Angela Merkel e Nicolas Sarkoz, che avrebbero messo alle corde Berlusconi: “Sono stati loro a convincere l’Italia ad accettare l’intervento della Commissione e del Fondo monetario internazionale per dare finalmente credibilità alle misure decise a Roma e, dopo resistenze durate buona parte della mattina, Berlusconi ha acconsentito”.

Anche il Sole 24 Ore evidenzia, sin dal titolo, il ruolo dell’Italia “osservata speciale”: “L’Italia si trova così dopo il G-20 nello scomodo ruolo della sorvegliata speciale delle autorità internazionali, oltre che sotto la pressione fortissima dei mercati finanziari, dove anche dopo gli annunci di Cannes lo spread del debito italiano su quello tedesco ha continuato a salire”.

A rinforzare questo concetto c’è Marco Zatterin sulla Stampa: “Il caso Italia del controllo continuo rafforzato c’è. Eccome. Nella riunione dei membri dell’Eurozona in seno al G20, il gruppo dei venti paesi più ricchi del mondo, ieri sera il presidente del Consiglio dell’Ue Van Rompuy, insieme con Francia e Germania, ha suggerito di raddoppiare il monitoraggio sull’attuazione della lettera italiana all’Europa, il documento per il risanamento e il rilancio che il governo ha presentato al vertice europeo del 27 ottobre”.

Montefiori sul Corriere ricorda anche che le misure cui sarà sottoposta l’Italia hanno una valenza storica, perché si tratterebbe di una “prima volta” per uno dei paesi fondatori dell’Unione Europea: “L’embrione di una nuova Europa politica nasce togliendo una ulteriore dose di sovranità solo a due Paesi dell’Unione, ed è la prima volta per un grande Stato fondatore («la terza economia dell’euro» ricorda sempre Sarkozy)”.

Ormai, però, conclude Montefiori, la situazione dell’Italia è equiparata a quella della Grecia anche sulla stampa internazionale. La dimostrazione è una vignetta pubblicata da Le Monde: “dopo «Merkozy» (l’asse franco-tedesco che da mesi ormai ha preso in mano la situazione) ecco la nuova chimera «Papasconi»: Papandreou e Berlusconi legati assieme, i vestiti laceri, in mano le bandiere nazionali rattoppate e in testa le orecchie d’asino”.