Manovra, Commissione in Senato: sì all’articolo 8, super-Inps e pacchetto anti-evasione

Pubblicato il 5 Settembre 2011 - 10:40 OLTRE 6 MESI FA

ROMA – Via libera della commissione Bilancio alla manovra di Ferragosto. Il provvedimento, che è stato modificato in parte, approderà nell’Aula del Senato martedì per essere licenziato entro sabato. Sono saltate alcune norme del pacchetto fiscale presentato dal ministro Tremonti, tra cui l’obbligo di indicazione dei rapporti con le banche nelle dichiarazioni dei redditi e la pubblicazione sui siti dei Comuni delle dichiarazioni riguarderà solo le categorie e gli aggregati e non più le persone fisiche.

Queste le principali novità introdotte dalla manovra dopo il passaggio alla commissione Bilancio di Palazzo Madama.

Intese aziendali e territorio in deroga a leggi e contratti. Le intese sottoscritte a livello aziendale o territoriale possono derogare a leggi sul lavoro, comprese quelle sul licenziamento, e alle relative norme contenute nei contratti nazionali. Resta salvo il rispetto della Costituzione, dei vincoli derivanti dalle normative comunitarie e dalle convenzioni internazionali sul lavoro. Recepito l’accordo interconfederale del 28 giugno. Tra le materie che non potranno essere inserite nelle intese aziendali e territoriali, il licenziamento discriminatorio e alcuni diritti delle lavoratrici madri.

Riscossione coattiva condono 2002. Via libera al recupero delle somme non riscosse dal condono tombale 2002: i contribuenti che hanno aderito alla sanatoria pagando la rata iniziale e che poi sono ‘spariti’ verranno costretti dall’Agenzia delle Entrate e da Equitalia a pagare il dovuto con gli interessi entro il 31 dicembre 2011, altrimenti incorreranno in una sanzione pari al 50% delle somme in questione.

Debiti P.A certificati. La norma impone alle pubbliche amministrazioni di certificare il debito che hanno con le imprese se queste lo richiedono.

Salvato il Sistri. L’abolizione del Sistema di tracciabilità dei rifiuti industriali è stata cancellata dalla manovra.

Tassa per money transfer. Viene istituita un’imposta di bollo sui trasferimenti di denaro all’estero attraverso gli istituti bancari, le agenzie ‘money transfer’ e altri agenti in attività finanziaria. L’imposta è dovuta in misura pari al 2% trasferito con ogni singola operazione, con un minimo di prelievo di 3 euro. Saranno esenti i trasferimenti effettuati da persone fisiche munite di matricola Inps e codice fiscale.

Salvi Fas regionali. Salvati dai tagli i Fas regionali. Qualora i ministeri non raggiungano gli obiettivi di risparmio, pari a 6 miliardi nel 2012, vengono messi al riparo i fondi regionali. Si potrà mettere mano solo ai fondi nazionali.

Stop rinvio tredicesime statali, stretta bonus dirigenti. Viene cancellato il differimento del pagamento delle tredicesime ai dipendenti delle amministrazioni che non abbiano centrato i risparmi attesi. Nel caso in cui non siano assicurati gli obiettivi di risparmio scatterà la riduzione del 30% della retribuzione di risultato dei dirigenti responsabili.

Salta contributo solidarietà, resta per P.A e pensioni d’oro. Salta il contributo di solidarietà del 5% per i redditi oltre i 90mila euro e del 10% per quelli sopra i 150mila euro per i privati ma restano in vigore la norme precedenti alla manovra di ferragosto che prevedevano il taglio degli stipendi più alti nel pubblico impiego e il prelievo sulle pensioni d’oro.

Salve feste primo maggio, 2 giugno e 25 aprile. Sono salve le feste civili che la manovra spostava o accorpava alla domenica: resteranno quindi il primo maggio, il 25 aprile e il 2 giugno. Resta l’accorpamento alla domenica per le feste patronali, con l’eccezione della festa del patrono di Roma, San Pietro e Paolo, che è tutelata dal concordato.

Robin Hood tax ai Comuni. Il gettito derivante dalla Robin Hood tax andrà tutto ai Comuni. Resta quindi il taglio integrale delle spese per i ministeri.