L’Eurogruppo: “Preparatevi ad altre manovre”. Il FT svela il documento

Pubblicato il 19 Aprile 2012 - 15:02 OLTRE 6 MESI FA

ROMA – “L’Italia non ha bisogno di una manovra-bis” ribatte il Governo Monti all’Europa. La Commissione europea non conferma né smentisce (“non ha alcuna autenticità”) il documento riservato che mette in dubbio la validità del piano di austerity varato dall’Italia. Il rapporto confidenziale è stato pubblicato dal Financial Times, che insiste sull’inevitabilità di altre misure vista la recessione, i tassi di interesse troppo alti e la revisione al ribasso delle stime sulla crescita. Non è l’unico rapporto di cui il giornale economico della City è venuto in possesso che dà conto della preoccupazione nelle riunioni dell’Eurogruppo sulla sostenibilità dei conti pubblici italiani.

L’ultima riunione, venerdì 13 aprile, si è tenuta in concomitanza con la visita in Asia del premier Monti. Il quale ha presentato dati incoraggianti ma superati dagli eventi. A Tokyo, durante un incontro con gli investitori giapponesi, ha mostrato una slide con una modesta recessione dello 0,4%, seguita da una piccola ripresa dello 0,3% nel 2013. Peccato che in soli tre mesi il Pil sia già sceso dello 0,5% e non sono infondate le previsioni che accreditano per fine anno una contrazione del Pil di due punti percentuali.

Ogni punto di Pil vale all’incirca 15 miliardi, due punti in meno ben 30: l’Iva salirà automaticamente dal 21 al 23% come dispositivo di sicurezza, ma poi bisognerà vedere se centreremo gli obiettivi del 2012. Tanto per non perdere il contatto con i numeri: un avanzo primario (entrate meno uscite al netto degli interessi sul debito) al 3,4% del Pil nel 2012, al 4,9% nel 2013. Orizzonti di gloria ingiustificati? La Commissione sembra orientata a un pragmatico scetticismo: “gli sforzi dell’Italia per raggiungere gli obiettivi di bilancio possono essere danneggiati dalle previsioni di crescita molto basse e dai tassi di interesse molto alti […]” per cui il governo onde evitare sforamenti si deve preparare “a prendere ulteriori provvedimenti se necessario”.