Milleproroghe all’esame del Senato: valanga di emendamenti. Polemica sul condono

Pubblicato il 30 Gennaio 2011 - 18:43| Aggiornato il 31 Gennaio 2011 OLTRE 6 MESI FA

ROMA – Delle circa 1.500 proposte di modifica arrivate al decreto milleproroghe ne resteranno ben poche: qualche decina. La ‘scure’ dell’ammissibilità e delle coperture si abbatterà infatti martedì prossimo sulla valanga di emendamenti arrivati nelle commissioni Affari Costituzionali e Bilancio di Palazzo Madama.

Poi si entrerà nel vivo con l’esame delle proposte di modifica che saranno indicate dai gruppi come le più ‘qualificanti’. Per arrivare poi all’aula di Palazzo Madama nel giro di due settimane e chiudere il testo per consegnarlo a Montecitorio dove, secondo l’opposizione, il milleproroghe arriverà sostanzialmente ‘blindato’. Cioè tutte le modifiche saranno fatte a Palazzo Madama e alla Camera non resterà che ratificare il testo.

Non è ancora noto se sarà posta o meno in aula al Senato la questione di fiducia. Continuano intanto a tener banco due delle modifiche proposte: gli emendamenti che puntano a riaprire il condono edilizio (proposta avanzata da Carlo Sarro e una ventina di esponenti del Pdl) che già ha provocato le ire dell’opposizione, deglli ambientalisti e dell’ordine degli architetti e l’ulteriore sanatoria proposta dalla Lega per le multe sulle quote latte. Interpellato sull’argomento il relatore della commissione Affari Costituzionali, Lucio Malan (Pdl) ricorda che le richieste di riaprire i termini per il condono ”sono identiche o quasi a quelle presentate l’anno scorso.

Già l’anno scorso non sono state approvate. Potranno essere introdotti anche nuovi criteri di valutazione. Ma il precedente dell’anno scorso e’ significativo”. Quindi una bocciatura appare assai probabile. Nessun commento invece da parte del relatore sulla sanatoria per le quote latte che sta invece agitando particolarmente maggioranza, opposizione, lo stesso ministro Giancarlo Galan e le stesse organizzazioni agricole.

”Prendo atto – dice Malan – che c’è una proposta in questo senso della Lega”. Sulla ‘scrematura’ delle proposte Malan afferma: ”mi sembra di poter prevedere che ci sarà una notevole moria. Comunque dipende dal presidente Vizzini e poi dalla commissione Bilancio che vaglierà le coperture”.

Poi Malan indica tra le norme già nel testo quella ”ottima” sul Wii-Fi che ”ci mette alla pari con altri paesi dove il Wii-Fi non è soggetto a controlli e dove non ci sono limitazioni”. Infine, sulla richiesta arrivata da più parti di rivedere l’emendamento del governo sulla proroga degli sfratti allargando la platea anche alle famiglie morose Malan commenta: ”credo che il testo del Governo sia quello che fa fede.

Probabili richieste vanno contemperate con le esigenze della controparte. Ci sono anche proprietari morosi perche’ non riescono a percepire gli affitti dei loro appartamenti”. Tra gli altri argomenti che terranno banco nei prossimi giorni la richiesta di Fli (Mario Baldassarri) di introdurre il quoziente familiare, l’emendamento al decreto (sempre a firma Baldassarri) per far slittare l’esame dei decreti sul federalismo. C’è poi poi l’emendamento Udc per i comuni: ai ‘virtuosi’ debiti congelati per due anni, chiede Giuseppe Delfino e sempre il relatore Malan ha presentato un emendamento concordato con il ministero dei Beni culturali per potenziare i finanziamenti a Pompei. Sandro Bondi ha annunciato invece che cerchera’ di reintegrare i fondi del Fus. Infine l’altro relatore, quello per la commissione Bilancio, Gilberto Pichetto Fratin (Pdl), ha annunciato di avere allo studio, insieme al ministero dell’Economia, un emendamento sul patto di stabilita’ interno per i Comuni.