Mondiale e crisi, Calderoli: “Anche calciatori partecipino ai sacrifici degli italiani”

Pubblicato il 6 Giugno 2010 - 15:45 OLTRE 6 MESI FA

Il ministro per la Semplificazione roberto Calderoli ha un’idea chiara per sensibilizzare ad una migliore austerità in tempo di crisi: che il calco sia d’esempio.

“E’ giusto che anche il mondo del calcio partecipi ai sacrifici degli italiani di fronte alla crisi”. E’ la proposta che Calderoli nel corso di una conversazione con l’ANSA, rivolge alla Figc e alle società di calcio.

“In vista dei Mondiali faccio appello alla Figc affinché gli eventuali premi che spetteranno ai calciatori vengano ridimensionati rispetto alla crisi – spiega Calderoli – Anzi sarebbe un bel gesto se calciatori e Federcalcio ne devolvessero parte a titolo onorifico”.

“Le società di calcio ridimensionino gli ingaggi dei calciatori tenuto conto che i Cip 6 hanno drogato il mercato. Mentre sugli stipendi dei calciatori non possiamo intervenire, sui Cip 6 sì “, spiega Caderoli.

Il Cip 6 è una delibera del Comitato Interministeriale Prezzi che stabilisce gli incentivi per l’energia elettrica prodotta con impianti alimentati da fonti rinnovabili e ‘assimilate’. Tra gli impianti che percepiscono gli incentivi sono previste perciò anche le raffinerie.

Calderoli sembra fare riferimento agli imprenditori del settore energetico presenti nel mondo del calcio. Tra questi, in serie A, ci sono la famiglia Moratti proprietaria dell’Inter, la famiglia Sensi proprietaria della Roma e la famiglia Mantovani proprietaria della Sampdoria.

Il Cip6 prevede che chi produce energia elettrica da fonti rinnovabili o assimilate abbia diritto a rivenderla al Gestore dei Servizi Energetici ad un prezzo superiore a quello di mercato.

 Da buon interista non si è fata attendere la risposta del ministro Ignazio La Russa: “Calderoli mi piace molto di più come ministro che come commentatore sportivo, anche perché la sue conoscenza calcistica si limita alla vittoria della Padania su non so quale squadretta. Meglio che Calderoli si occupi della Padania”.