Pagare con carta di credito? In Italia è ancora una piccola odissea

Pubblicato il 28 Luglio 2011 - 11:36 OLTRE 6 MESI FA

ROMA – Contante o carta di credito? In Europa la domanda è prassi e la fanno un po’ tutti, dal ristoratore al benzinaio, passando anche per il barista e l’edicolante. In Italia, invece, le cose vanno almeno in parte in modo diverso. Colpa di un’abitudine dura a morire, quella di pagare tutto o quasi con denaro contante. Magari, prima di fare spesa si va al bancomat più vicino e si preleva. Un passaggio in più, assolutamente evitabile, che pure molte famiglie continuano a fare.

Che i “soldi di plastica” nel nostro Paese facciano fatica a prendere piede è noto. Eppure dire che sia solo per una sorta di italica diffidenza verso le carte di credito è vedere le cose solo a metà. In realtà, come mostra in modo chiaro l’iniziativa “No cash week” organizzata da Mastercard e No cash day, pagare con bancomat e carta, a volte, può essere davvero difficile.

Per l’esperimento sono stati selezionati sei blogger di città diverse. Tutti con un obiettivo chiaro: spendere 500 euro in una settimana utilizzando esclusivamente la carta di credito. Il tutto poi, è stato accuratamente postato sul blog dedicato all’iniziativa. E gli inconvenienti, per i sei ragazzi no-cash, non sono mancati. Una professoressa ha raccontato di aver dovuto scroccare un pranzo in un ristorante che non aveva il Pos. Quanto a caffè e giornali, comprarli senza monete sonante è quasi impossibile, persino in città come Roma e Milano. Quanto ai mercatini, neppure a parlarne: gli ambulanti pos-muniti sono una specie che semplicemente non esiste. Infine tassisti e negozianti. Il Corriere della Sera racconta di “musi lunghi” degli esercenti davanti alla carta di credito. Non solo: sono tanti i negozianti che, di fronte ad un importo che giudicano modesto, semplicemente rifiutano il pagamento bancomat.