Parmalat: accordo Lactalis-fondi esteri per la cessione delle quote

Pubblicato il 22 Marzo 2011 - 09:18 OLTRE 6 MESI FA

MILANO – Lactalis e i fondi esteri soci di Parmalat hanno siglato un accordo per la cessione di tutte le quote ai francesi ad un prezzo di 2,8 euro per azione. lo si apprende da una nota.

Lactalis – si precisa in una nota – ha raggiunto l’accordo ”nelle prime ore di oggi” con i fondi Zenit Asset Management, Skagen As e Mackenzie Financial Corporation per l’acquisto di tutte le azioni ordinarie in loro possesso, pari al 15,3% del capitale, ad un prezzo di 2,8 euro per azione.

L’accordo – prosegue il comunicato – verrà eseguito ”in data odierna nei più brevi tempi tecnici necessari” e l’esecuzione potrà avvenire ”mediante acquisti effettuati direttamente dal gruppo Lactalis”, e, in alternativa, ”nell’ambito di contratti di equity swap”. A seguito dell’operazione, il gruppo Lactalis potrà contare su una partecipazione potenziale del 29% del capitale di Parmalat.

Lunedì la Consob aveva chiesto chiarimenti sulle mosse di Lactalis, che in precedenza aveva annunciato che non sarebbe cresciuta nel capitale. Il titolo Parmalat è stato sospeso in Borsa per alcuni minuti per poi ritornare alle contrattazioni facendo segnare un netto ribasso. “E’ finito l’appeal speculativo del titolo, a questo punto i giochi sembrano fatti, il mercato non crede in una contromossa di una cordata italiana”, osserva un trader.

Lactalis ha staccato un assegno da 750 milioni per rilevare dai fondi esteri il 15,3% del capitale di Parmalat, cui si aggiunge l’esborso affrontato nei giorni scorsi per rastrellare in borsa il 13,7%. Al prezzo di 2,8 euro per azione pagato per il pacchetto di Zenit, Skagen e Mackenzie l’intero gruppo alimentare italiano e’ stato valutato 5 miliardi di euro. Con l’operazione annunciata stamane il gruppo caseario francese, presente in Italia con i marchi Galbani, Invernizzi e Cadermartori, Locatelli e Vallelata si è portato al 29% dell’azienda di Collecchio e ha ora i numeri per conquistare la maggioranza dei posti in Cda nell’assemblea di aprile.