Pasqua in crisi: crollano i consumi e il 90% delle famiglie non parte

di Redazione Blitz
Pubblicato il 21 Aprile 2014 - 16:10 OLTRE 6 MESI FA

Pasqua in crisi: crollano i consumi e il 90% delle famiglie non parteROMA – Una Pasqua così in crisi non si è mai vista. Il dato clamoroso non è tanto quello legato ai consumi, in calo del del 13,8%, ma quello legato alle partenze. Solo il  7,5% delle famiglie infatti si è mossa nel periodo di Pasqua e Pasquetta. Vale a dire che oltre il 90% delle famiglie è rimasto a casa. E’ quanto sostiene una nota di Adusbef e Federconsumatori firmata dai presidenti Elio Lannutti e Rosario Trefiletti.

“Il campione delle famiglie del Onf già interrogato nei giorni precedenti si legge – ha confermato a consuntivo i dati già preventivati e pubblicizzati in merito ai consumi di Pasqua. Ancora dati molto negativi che confermano il forte condizionamento che la situazione economica del paese e delle famiglie soffrono”.

La riduzione dei consumi – prosegue la nota – ha registrato una caduta del 13,8% in generale con valori che oscillano da un meno 8 per le carni ovine, drammaticamente calano uova e colombe con un meno 21,5% rispetto ai dati del 2013. Anche per lo stesso ‘consumo turistico’ si conferma che solamente il 7,5% delle famiglie si è mossa nel periodo di Pasqua e Pasquetta pari a 1,8 milioni di famiglie (4 milioni e 600 italiani ), dati clamorosi ma certamente prevedibili vista l’attuale situazione e su cui bisognerà intervenire. Da un lato su una politica economica radicalmente diversa dal passato per dare lavoro soprattutto ai giovani, dall’ altro facilitando e migliorando percorsi turistici e di accoglienza in un Paese come il nostro che molto potrebbe dare in tal senso”.

I numeri forniti dai C0nsumatori contrastano però con quelli forniti da Federalberghi, secondo cui l’incremento c’è stato, ad anche alto. In particolare a Napoli, con picchi dell’80%. Così come a Venezia, dove per il weekend pasquale, nonostante il maltempo, sono giunte almeno 30mila persone. A dimostrazione del fatto che che almeno il turismo (da stranieri e non) non ha fatto registrare cali.