Pensioni, ecco chi ci va a quota 100 nel 2019
Pubblicato il 23 Giugno 2018 - 08:20 OLTRE 6 MESI FA
Il Governo valuta l’ipotesi di un’operazione in due tappe: consentire subito dal 2019, facendo leva sulla prossima legge di bilancio, il pensionamento con almeno 64 anni di età e 36 di contribuzione, e prevedere con tempi più lunghi il canale di uscita con 41 anni di contributi a prescindere dall’età. A lasciare intendere che quota 100 è prioritaria rispetto a quota 41 è stato indirettamente lo stesso Matteo Salvini.
Come spiega Il sole 24 Ore:
La mappa dei nuovi pensionandi parte dalle classi centrali della generazione dei baby boomers (i 64enni del 2019 sono nati nel 1955) e si compone con gli iscritti al Casellario degli attivi Inps. L’ultimo anno certificato è il 2016 e nella classe di età 60-64 anni si contano poco meno di un milione di iscritti, per una media di circa 200mila per ogni coorte. Sono tutti i lavoratori residenti del settore privato, dipendenti e autonomi, numeri certificati come medi annui, dai quali vanno dunque esclusi gli stagionali. A queste cifre, molto grezze e aggregate, vanno aggiunti i circa 100-150mila dipendenti pubblici che ogni anno dovrebbero andare in pensione tra il 2019 e il 2021, stando alle previsioni più condivise e che trovano riscontro nelle distribuzioni per classi di età che si leggono sul Conto annuale della Pa.