Portogallo: S&P peggiora il rating del paese

Pubblicato il 10 Gennaio 2010 - 21:24 OLTRE 6 MESI FA

Portogallo: la principale via del centro di Lisbona

Si ricompone il quartetto dei PIGS.

Nulla a che fare con i maiali, è l’acronimo per identificare Portogallo, Irlanda, Grecia e Spagna: un gruppo di paesi inseriti nell’Ue ma caratterizzati da un elevato livello di debito pubblico e quindi storicamente ritenuti maggiormente vulnerabili. E proprio su tali Paesi si sta assistendo a un’escalation del rischio percepito.

L’agenzia internazionale Standard & Poor’s a dicembre ha rivisto a negativo da stabile l’outlook sul rating portoghese. La decisione è avvenuta in considerazione del deterioramento delle finanze pubbliche del Paese e delle crescenti possibilità di un downgrade del rating sovrano, oggi confermato ad A+/A-1, nel corso del 2010.

Il ministro delle Finanze portoghese Fernando Teixeira dos Santos ha detto che il deficit del 2009 sarebbe stato più probabilmente vicino all’8% del Pil rispetto alle previsioni precedenti degli analisti che parlavano di un 5,9%.

Standard & Poor’s ha anche annunciato di aver ridotto da stabile a negativo l’outlook sul rating della Spagna, aprendo di fatto la strada a futuri eventuali declassamenti, e confermando contestualmente il rating AA+ di lungo termine. La decisione è stata motivata dalle attese di una più bassa crescita del Pil e di deficit fiscali elevati nel medio termine.

Per quanto riguarda la Grecia, S&P aveva preso una decisione analoga sul rating greco, declassato poi da Fitch e sempre sulla base dell’insostenibilità dello stato delle finanze pubbliche.

Il tema di fondo evidenziato dalle agenzie di rating è infatti la prevedibile esplosione del rapporto tra debito pubblico e Pil in tali Paesi.