Renault, licenziato in tronco l’Ad. Nuove speranze per la fusione con Fiat Fca?

di Caterina Galloni
Pubblicato il 11 Ottobre 2019 - 13:02 OLTRE 6 MESI FA
Renault, licenziato in tronco l'Ad Bollorè. Nuove speranze per la fusione con Fiat Fca?

Nella foto Ansa, un modello della Renault

ROMA – Renault decapitata. Licenziato in tronco l’amministratore delegato della casa automobilistica francese, Thierry Bolloré, da un po’ di tempo nella burrasca dopo l’arresto in Giappone del super mega presidente Carlos Ghosn (accusato dai PM giapponesi di evasione fiscale e false informazioni circa il proprio compenso) e il fallimento dell’intesa con Fiat-Fca.

Il licenziamento è stato deciso dal consiglio di amministrazione della Renault: “Brutale e del tutto inatteso” lo ha definito lo stesso Bolloré: “Una scioccante operazione di potere”. Secono alcune fonti, la decisione del cda è stata motivata dal tentativo di tagliare un altro collegamento con il suo ex capo Carlos Ghosn e allentare le tensioni nell’alleanza con la Nissan.

In un comunicato ufficiale il consiglio di amministrazione ha dichiarato di aver “deciso di porre fine al mandato” di Thierry Bolloré “con effetto immediato” e che Clotilde Delbos, attualmente direttore finanziario, assumerà la carica ad interim di CEO.

Bolloré, da personaggi di spicco della Nissan è stato per lungo tempo visto come una forza dirompente, alcuni peraltro ritengono che non si sia mosso abbastanza velocemente per indagare su Ghosn dopo l’arresto avvenuto lo scorso novembre.

La Francia, in particolare, ha spinto il presidente della Renault Jean-Dominique Senard a tagliare i ponti con l’era Ghosn; all’inizio del 2018 Bolloré era stato nominato vice di Ghosn e poi, in seguito all’arresto, amministratore delegato.

Alcune fonti che conoscono il pensiero di Senard, sostengono che il presidente della Renault temesse che Bolloré rappresentasse un ostacolo nelle discussioni riguardanti l’alleanza con Nissan, comprese le conversazioni su come riequilibrare la struttura del capitale.

Nel gruppo francese, Nissan detiene una partecipazione del 15% senza diritto di voto. La Renault detiene una partecipazione del 43% con diritto di voto sul partner giapponese.

La notizia dell’allontanamento di Bolloré arriva poco tempo dopo un cambiamento nella leadership Nissan, con la scelta di  Makoto Uchida come amministratore delegato al posto di Harito Saikawa. Come l’uscita di  Saikawa e Bolloré influirà sulla evoluzione futura di Renault e dello scenario complessivo dell’industria automobilistica nessuno azzarda ancora ipotesi.

Per gli analisti, la posizione competitiva della Renault si deteriorà ulteriormente in un mondo automobilistico che di giorno in giorno diventa sempre più duro ma alcuni hanno invece affermato che il cambiamento potrebbe rilanciare una fusione con FCA. Un rinnovamento di entrambi i team di Renault e Nissan potrebbe fungere da catalizzatore per l’Alliance così da riesaminare l’attrattiva di un accordo con FCA. Sia Senard che la Delbos erano a favore di una fusione, e il nuovo team di gestione di Nissan avrà probabilmente idee diverse rispetto a quelle dei suoi predecessori.