Ryanair minaccia piloti, governo attacca. Calenda: “Indegno”. Garante: “Incostituzionale”

di redazione Blitz
Pubblicato il 13 Dicembre 2017 - 15:53 OLTRE 6 MESI FA
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Ryanair minaccia piloti, governo attacca. Calenda: “Indegno”. Garante: “Incostituzionale” (Foto Ansa)

ROMA – E’ scontro tra governo e Ryanair dopo la lettera in cui i dirigenti della compagnia aerea irlandese hanno minacciato i piloti italiani di sanzioni economiche in caso di adesione allo sciopero di venerdì 15 dicembre. “E’ indegno”, ha commentato il ministro dello Sviluppo economico, Carlo Calenda. “Non è il mio ambito di responsabilità”, ha risposto a chi gli chiedeva se fosse necessario intervenire, “ma ritengo si dovrebbe intervenire, non si può stare su un mercato, prendere i vantaggi e non rispettare le regole”.

A queste parole ha fatto eco la segretaria della Cgil, Susanna Camusso, che ha chiosato: “Essendo Calenda il ministro, forse avrà l’autorevolezza di parlare col ministro del Lavoro, dei Trasporti e con il presidente del Consiglio”. Quella della compagnia “è una forma d’intimidazione e ricatto, intollerabile soprattutto sul piano democratico” ha aggiunto Camusso, invitando il governo a intervenire “per difendere le leggi del nostro Paese, dovrebbe farlo ancora di più perché Ryanair riceve numerosi finanziamenti pubblici”. Già ieri, in un tweet, Camusso aveva invitato il governo a intervenire sul caso.

Sulla stessa linea anche il presidente dell‘Autorità garante per gli scioperi, Giuseppe Santoro, che ricorda come il diritto allo sciopero sia previsto dalla Costituzione italiana: “La dichiarazione dei vertici di Ryanair appare non conforme ai principi del nostro ordinamento, nel quali lo sciopero, se esercitato legittimamente, è considerato un diritto costituzionale. Lo dichiara in una nota il Presidente dell’Autorità di garanzia per gli scioperi, Giuseppe Santoro Passarelli, in merito alla lettera inviata dalla low cost ai piloti. “Voglio rammentare, infine – aggiunge – che la legge 146 (sugli scioperi, ndr) censura quei comportamenti aziendali che possano determinare l’insorgenza o l’aggravamento del conflitto”.

LA LETTERA – Martedì 12 dicembre Ryanair aveva recapitato ai piloti italiani una lettera in cui li invitava ad astenersi dallo sciopero atteso per il 15 dicembre a meno che non volessero incorrere in sanzioni. Fra queste “la perdita di futuri aumenti in busta paga secondo l’accordo” oppure “trasferimenti o promozioni”. La lettera è stata firmata dal capo del personale, Eddie Wilson, ed è stat indirizzata a ‘All Italian based Cabin Crew’: “Per favore continuate a lavorare secondo i vostri turni già previsti”, conclude Wilson nella missiva.

“Sarete a conoscenza che il sindacato dei piloti Alitalia Anpac sta provando a incoraggiare i piloti Ryanair a non lavorare” il prossimo 15 dicembre. “Ci aspettiamo che tutti i nostri piloti lavorino normalmente e lavorino con noi per minimizzare gli inconvenienti per i nostri clienti”, si legge nella lettera, che però poi assume toni più duri. “Tutti i piloti di Ryanair e l’equipaggio di cabina devono fare rapporto come sempre il 15 dicembre nella sala equipaggio”, perché “ogni azione intrapresa da ogni dipendente risulterà nella perdita immediata del roster 5/3 (la turnazione che prevede cinque giorni di lavoro e tre di riposo, ndr) per tutto l’equipaggio di cabina”.

L’ennesima azione dura di Ryanair nei confronti dei propri dipendenti sta facendo discutere in tutta Europa. Scioperi sono previsti anche in Irlanda e Germania, mentre i sindacati di tutto il continente intensificano il pressing affinché la compagnia aerea riconosca la rappresentanza sindacale indipendente.

L’azione del 15 dicembre da parte di piloti e assistenti di volo in Italia sarebbe il primo sciopero per Ryanair. I dipendenti hanno anche formato consigli di lavoro locali in Spagna, Svezia, Portogallo e Paesi Bassi. I membri dell’Irish Airline Pilots’ Association hanno avvertito la compagnia aerea che si fermeranno per un giorno il 20 dicembre dopo che Ryanair si è rifiutata di riconoscere i gruppi sindacali e l’equipaggio italiano ha già pianificato uno sciopero di quattro ore, appunto il 15 dicembre. E in Germania il sindacato dei piloti tedesco Cockpit ha annunciato lo sciopero con stop delle attività che potranno partire “in qualsiasi momento”, fatta eccezione per il periodo clou delle feste natalizie, dal 23 al 26 dicembre.