Sciopero dei benzinai nel week end dal 3 al 5 agosto? Il garante dice no

Pubblicato il 17 Luglio 2012 - 12:11 OLTRE 6 MESI FA
(LaPresse)

ROMA – Da venerdì 3 agosto a domenica 5 agosto i distributori serviti e self service hanno annunciato che resteranno chiusi, proprio nel week end a bollino rosso per le partenze in vista delle sospirate ferie estive. Così il Presidente dell’Autorità di garanzia sugli scioperi Roberto Alesse ha detto no: “Vietato scioperare, proprio perché è periodo di ferie”.

Alla base dello sciopero dei gestori vi sono le accuse all’industria petrolifera per quanto riguarda gli sconti dei week end, seguiti da rialzi settimanali, ed altri comportamenti che violano le leggi esistenti in materia. Lo sciopero è stato indetto dalle organizzazioni dei gestori Faib Confesercenti, Fegica Cisl e Figisc/Anisa Confcommercio.

LO SCIOPERO – I gestori hanno dichiarato in una nota: “I comportamenti di Governo e industria petrolifera non lasciano altra possibilità che adottare iniziative estreme di protesta e di difesa verso una aggressione gravissima, insopportabile e ingiustificata. Misure che si auspica possano finalmente consentire al Governo di attivarsi, avviando quell’azione di composizione delle vertenze collettive che, istituzionalmente, gli compete”.

LE INIZIATIVE – Da mercoledì 18 luglio è prevista una campagna di informazione e sensibilizzazione verso i cittadini e gli automobilisti. A partire da lunedì 23 luglio invece vi sarà la sospensione degli accordi collettivi per la parte riguardante il prezzo massimo di rivendita sui carburanti.

Da lunedì 30 luglio a domenica 5 agosto, sospensione dei pagamenti del rifornimento carburanti attraverso carte di credito, pago bancomat e carte bancarie.

Da venerdì 3 a domenica 5 agosto, chiusura di tutti gli impianti di rifornimento carburanti, self service compresi, sia su rete ordinaria che autostradale, sulla cui viabilità verrà adottata una specifica articolazione delle chiusure, integrata con le azioni in corso, che verrà comunicata in seguito.

LE ACCUSE – I gestori accusano l’industria petrolifera di “accordi collettivi scaduti e non rinnovati, margini tagliati unilateralmente fino al 70%, licenziamenti forzati degli addetti alla distribuzione, rifiuto di adottare diverse tipologie contrattuali e discriminazioni sui prezzi che spingono fuori mercato migliaia di impianti senza possibilità di reazione alcuna, vendite autostradali totalmente cannibalizzate”.

Le tre associazioni hanno poi aggiunto: “Sono questi solo alcuni dei comportamenti in aperta violazione delle leggi esistenti che l’industria petrolifera sta adottando sistematicamente, colpendo oltre 20.000 piccole imprese di gestione che occupano circa 120.000 persone. Tutto questo con la responsabilità diretta e colpevole del Governo che si è sistematicamente sottratto a qualsiasi tipo di confronto ed è inerte di fronte alla violazione delle leggi in vigore”.

IL GARANTE – Alesse ha affermato in una nota: “In relazione a quanto si apprende dalle agenzie di stampa, secondo le quali Faib, Fegica e Figisc/Anisa avrebbero proclamato uno sciopero nella distribuzione del carburante dal 3 al 5 agosto prossimi ricordo che la Regolamentazione vigente nel settore non ne consente l’effettuazione, dal momento che il giorno 3 agosto rientra tra i periodi di franchigia”. Il garante ricorda poi che ”sempre in tale settore non possono essere proclamate astensioni collettive nei giorni compresi tra il 10 ed il 20 agosto e in quelli tra il 26 agosto ed il 5 settembre. Colgo, inoltre, l’occasione per rivolgere un appello affinché nelle due giornate di sciopero, ove confermate, siano puntualmente garantite le prestazioni indispensabili e si valuti, con senso di responsabilità, da parte delle sigle proclamanti, l’opportunita’ di escludere dal fermo le zone colpite dal sisma in Emilia, ove vige lo stato di emergenza”.