Sconti fiscali, accise ridotte, detrazioni sulle spese veterinarie: allo studio la riforma fiscale

Pubblicato il 13 Dicembre 2010 - 21:24 OLTRE 6 MESI FA

Lo sconto fiscale sul collaudo dei motori di navi o aerei e la riduzione dell’accisa sulla benzina di taxi e ambulanze; la detassazione degli utili reinvestiti nel settore cinematografico e le detrazioni per le spese veterinarie. Partirà dal disboscamento dei 242 sconti fiscali la messa a punto della prossima riforma fiscale.

Il ministro dell’Economia Giulio Tremonti ha convocato due dei quattro tavoli che avranno il compito di disegnare il fisco del futuro, dando così un colpo di acceleratore – proprio mentre il governo è alle prese con il voto di fiducia – al progetto di riforma.

La prima riunione è convocata per venerdì, nel primo pomeriggio ed è relativa al gruppo di lavoro che si dovrà occupare di erosione fiscale. E si apre con un approccio bipartisan. A guidare il gruppo di studi sarà Vieri Ceriani che è a capo dei rapporti fiscali di Bankitalia e che nel passato è stato uno degli artefici della riforma fiscale di centro sinistra che porta il nome di Visco.

Martedì 21, poi, è stato chiamato a riunirsi il gruppo di lavoro che dovrà affrontare il nodo dell’ ”economia non osservata”. Nonostante dunque l’incertezza politica di queste ore, i tavoli degli esperti fiscali avvieranno il loro lavoro sulla riforma. Anche gli altri due gruppi – per verificare l’area di sovrapposizioni tra fisco e sociale ma anche per identificare sprechi di bilancio e dimissioni del patrimonio pubblico – dovrebbero essere convocati prima della pausa legata alle vacanze natalizie.

Già dalle prime mosse di Tremonti appare chiaro che per realizzare la riforma fiscale si cercano risorse. La prima strada da percorrere è l’esame della cosiddetta ”erosione fiscale”, cioé dei troppi regimi tributari che, rispetto alla regola generale, introducono eccezioni che pesano sui conti e creano complicazione.

L’obiettivo principale è la semplificazione. C’è una vera e propria giungla da disboscare. Il ministero dell’Economia ha già elaborato un primo studio nel quale si contano, sotto le diverse forme, 242 tipologie di ”sconti fiscali” che, per una ragione e l’altra, si sono affastellati nel corso del tempo.

Il monitoraggio compiuto ritrae un’Italia dalle mille esigenze reali, spesso più che giustificate, alle quali è sempre stata data una risposta con una micro-norma in grado di alimentare il necessario aiuto: dalle accise più leggere sui carburanti che servono per prosciugare i terreni allagati nelle zone alluvionate, agli sconti per la ricerca nel settore tessile, dall’alleggerimento fiscale per le società sportive dilettantistiche alle esenzioni Ires per le cooperative agricole e i loro consorzi.

Ma subito dopo si passa al ”sommerso”. A guidare il gruppo di studio che si riunirà martedì 21 dicembre sarà il presidente dell’Istat, Enrico Giovannini. Avrà il compito di ”analizzare le caratteristiche dell’economia non osservata e il suo impatto sui flussi finanziari”.