Spread, debt swap, buyback: il vocabolario della crisi

Pubblicato il 5 Settembre 2011 - 19:20 OLTRE 6 MESI FA

ROMA – Nuovo record, oggi, dei credit default swap sull’Italia mentre vola lo spread dei Btp. Per capire le parole della finanza che segnano le giornate dei mercati dei Paesi europei ecco di seguito le voci più frequenti del vocabolario della crisi.

SPREAD: differenziale di rendimento dei titoli di Stato decennali con il Bund tedesco equivalente ed è il termometro del rischio Paese percepito dal mercato.  CDS: Credit default swap sono strumenti finanziari derivati che funzionano come un’assicurazione. Chi compra un Cds si impegna a pagare al venditore un premio in cambio del rimborso, solo in caso di default, del valore dell’obbligazione oggetto dell’insolvenza (di solito un titolo di Stato).

EUROBOND: Titoli di Stato comuni, garantiti congiuntamente da tutti gli Stati membri. BUYBACK TITOLI DI STATO: riacquisto dei titoli di Stato da parte del Paese che li ha emessi sul mercato secondario. DEBT SWAP: prevede di sostituire subito tutte le obbligazioni con altri titoli a piu’ lunga scadenza. DEFAULT SELETTIVO: ristrutturazione di una parte del debito emesso da un Paese e comporta perdite per i detentori delle obbligazioni. FONDO EFSF: fondo europeo salva-Stati European Financial Stability Facility, a carattere temporaneo. La dotazione iniziale era 225 miliardi, ampliata a 440 miliardi.  FONDO ESM: nuovo fondo salva stati permanente dell’Eurozona, l’European Stability Mechanism. Sarà operativo dal primo luglio 2013 con una capacità finanziaria di 500 miliardi di euro.