Spread sotto i 300 punti, vede la quota Monti di 287

Pubblicato il 19 Dicembre 2012 - 20:10 OLTRE 6 MESI FA
Piazza Affari a Milano, sede della Borsa (Foto Lapresse)

ROMA – Lo spread torna giù e sfiora i 287 punti, la quota obiettivo del presidente del Consiglio Mario Monti. La metà esatta di quei 574 punti base toccati l’11 novembre del 2011, il giorno che decise le inevitabili dimissioni di Silvio Berlusconi. 

E’ il risultato migliore dopo l’impennata di due settimane fa, seguita al mancato sostegno del Pdl, alle dimissioni di Monti, al ritorno di Berlusconi.

Dopo le incertezze dei primi giorni, i mercati sono tornati a comprare i Titoli di Stato italiani. Come anche quelli di altri Paesi in difficoltà come la Spagna.

Il 19 dicembre il differenziale tra i BtP e i Bund tedeschi ha segnato un minimo di 288 punti base, per chiudere a 296 punti, comunque sotto la soglia psicologica dei 300.

Il tasso di rendimento dei titoli di Stato decennali è arrivato al 4,39%, ai minimi da fine novembre 2010, e ben lontano dal 7% e passa della fase peggiore della crisi.

Ma il temporeggiare del Pdl anche sulla Legge di Stabilità, fondamentale, al voto proprio in questi giorni di fine anno, non è riuscito ad abbattere i duecento punti guadagnati in quest’anno di austerity estrema.

Al lato opposto dell’Italia quanto a situazione economica, la Germania ha vissuto una giornata non proprio positiva. I prezzi del Bund hanno ceduto terreno, facendo salire il rendimento del titolo più gettonato durante la fase acuta della crisi a oltre l’1,45%.

Sul Bund pesa anche l’indice Ifo sulla fiducia delle imprese, a 102,4 a dicembre da 101,4. Per i mercati è il segnale di una stabilizzazione dell’economia tedesca, attesa in ripresa (dopo un ultimo trimestre 2012 in probabile contrazione) già nella prima metà del nuovo anno.

Festeggiano, intanto, le borse europee, volate proprio grazie all’Ifo ai massimi di 19 mesi e sull’ottimismo per un accordo sul fiscal cliff americano. L’indice pan-europeo Stoxx 600 continua a salire e ha raggiunto i 281,63 punti, massimo dal maggio 2011, grazie anche al miglioramento del rating decretato ieri da Standard &a Poor’s per la Grecia.

Terminano tutte in positivo le borse europee, con Milano (+1,10%) e Madrid (+1%) in testa, seguite da Parigi (+0,44%), Francoforte (+0,19%) e Londra (+0,43%). Anche l’euro ha chiuso molto bene, a 1,32 su dollaro.