Standard & Poor’s taglia rating di 7 banche italiane

Pubblicato il 21 Settembre 2011 - 20:01 OLTRE 6 MESI FA

ROMA, 21 SET – Standard and Poor’s ha tagliato il rating di 7 banche italiane a seguito della decisione di ridurre il giudizio sull’Italia.

In particolare, secondo l’agenzia, il taglio del rating si e’ reso necessario per allineare al livello dello Stato (appunto da A+ ad A) quelle banche che hanno almeno il 40% dei propri asset sul mercato domestico. Ieri nella conference call seguita alla decisione sul debito, gli analisti dell’agenzia avevano parlato di un possibile ‘meccanismo di trasmissione’ del downgrade sulle banche italiane attraverso il calo del valore dei titoli di Stato nei portafogli degli istituti di credito.

Il taglio da parte di Standard and Poor’s alle banche italiane colpisce il rating del lungo termine di Mediobanca, di Findomestic, di Intesa Sanpaolo e delle sue controllate Banca Imi, Cassa Risparmio Bologna e Biis che passano da A+ ad A. Restano immutati ad A-1 i rating sul breve termine. Ridotto anche il rating della Bnl a A+/A-1- Per Unicredit l’outlook passa a negativo a causa della revisione del rating sull’Italia ma il rating resta immutato.

Standard & Poor’s ha poi cambiato in “negativo” l’outlook di 15 banche. In particolare, il cambio dell’outlook da ‘stabile’ a ‘negativo’ colpisce, oltre alle 7 banche ai quali e’ stato ridotto il rating (Intesa Sanpaolo e tre sue controllate, Mediobanca, Findomestic, Bnl) anche altri otto istituti.

Nel dettaglio si tratta di Unicredit (e tre sue controllate Unicredit Bank ag, Unicredit Bank Austria e Unicredit Leasing) Banca Fideuram, Agos-Ducato, Istituto per il Credito Sportivo. Tutte banche che avevano gia’ un rating di lungo termine A e di breve A-1. Outlook negativo anche per Cariparma alla quale e’ stato invece confermato il rating A+.