Non pagare le tasse “paga”: su 71 miliardi accertati, solo 8 recuperati

Pubblicato il 31 Agosto 2011 - 11:01 OLTRE 6 MESI FA

ROMA – E se far pagare le tasse a tutti, recuperare quei miliardi sottratti all’erario, ripristinare un po’ di equità contributiva, fosse solo un nobile slogan, un pio desiderio? La Corte dei Conti ce lo conferma: solo un decimo delle imposte non pagate viene riscosso a fronte delle irregolarità accertate. Nel periodo 2006-2009 il 94% dei controlli ha riscontrato imposte evase, una media di 51 mila euro pro-capite, per un mancato gettito di 71 miliardi. Bene di questi 71 miliardi solo 8 sono stati recuperati. E se il trasgressore non patteggia il recupero scende all’1%, praticamente nulla. Nel linguaggio felpato del magistrati della Corte dei Conti si sottolinea come “il comportamento del contribuente è raramente non censurabile e quasi sempre irregolare”. In pratica tutti quelli che possono (chi non ha una ritenuta alla fonte) evadono. E negli anni presi in considerazione lo sparuto drappello di contribuenti onesti si è ulteriormente dimezzato, dal 7% del 2009 al 3,6% del 2009.

Nella graduatoria tra chi è più bravo a fregare il fisco, anche tra gli evasori c’è chi è più scaltro e la sa più lunga degli altri. Il 36% decide di non fare nulla, ricorsi o impugnazioni non li riguardano: da loro arriva il 46% delle tasse evase. Un 17% fa ricorso, una percentuale associabile al 41% di imposte non pagate. Il 45% patteggia, cioè decide di mettersi d’accordo con l’Agenzia delle Entrate, riuscendo a spuntare sconti fino a due terzi: sono tanti piccoli evasori, i “pesci piccoli” che rappresentano solo il 13% delle tasse non pagate.

Chi non fa ricorso lo fa perché è stato pizzicato e quel che sarà sarà? Possibile ma improbabile. Più verosimilmente sa che nessuno metterà mai le mani sulla sua “roba”, vuoi perché si dichiara nullatenente, vuoi perché ha un procedimento di fallimento in corso,  perché è circondato da prestanome, perché il bottino lo ha nascosto alle Bahamas ecc…Chi fa ricorso, invece,  sa che potrà portare avanti all’infinito il contenzioso, perché il fisco saprà pure accertare, talvolta, ma come recuperatore di crediti è una frana.  La prova? Su 100 euro evasi, il 51% è abbonato subito: da 75 miliardi si passa a 38 in un amen. E di quelli, che pure sarebbero un bel gruzzolo, solo 8 miliardi lo Stato riesce a incassare. La verità, amara, è che non pagare le tasse “paga”, con la benedizione del Fisco.