Telecom, accordo con i sindacati: contratti di solidarietà per 29 mila lavoratori

Pubblicato il 21 Ottobre 2010 - 19:25 OLTRE 6 MESI FA

Dopo 24 ore di trattativa, i sindacati e Telecom hanno raggiunto un accordo sui percorsi di riconversione e in particolare definito due anni di contratti di solidarietà che coinvolgono oltre 29mila lavoratori.

”L’azienda si impegna a non modificare il suo perimetro e a riportare all’interno alcune attivita’ fino ad oggi in outsourcing nei settori customer service, informatica e tecnici di rete – spiega Salvo Ugliarolo, segretario nazionale Uilcom-Uil – mentre finiscono ‘in solidarieta’ (con una riduzione dell’orario di lavoro) 29.206 persone”.

”Una parte di questi lavoratori, circa 1.200 persone – prosegue il sindacalista – verranno coinvolti in progetti di riconversione con una riqualificazione mirata. L’accordo ha durata 2 anni, comincia l’8 novembre e finirà il 30 dicembre 2012”. Parallelamente ”si apre il percorso che porta alla mobilità volontaria 3.900 persone, principalmente saranno tecnici che verranno poi rimpiazzati dai colleghi ‘riconvertiti”’, conclude Ugliarolo.

L’accordo ”prevede di applicare la mobilità volontaria esclusivamente sui settori di Open Access (la Rete) e di ‘spalmare’ la solidarieta’ prevista dall’accordo su circa 30 mila lavoratori il cui orario di lavoro sarà ridotto da un minimo del 3% ad un massimo del 15% l’anno, con impatti minimi sui singoli lavoratori”, sottolinea Alessandro Genovesi, segretario Nazionale di Slc-Cgil, commentando l’accordo applicativo, raggiunto oggi, dell’intesa dello scorso agosto tra sindacati e Telecom Italia che trasformo’ oltre 6 mila esuberi in 3.900 mobilità volontarie e in 1.100 lavoratori da riconvertire professionalmente.

”L’accordo conferma un processo di reinternalizzazioni di attività e di riconversione professionali che nei due anni di vigenza dell’accordo dovrebbero garantire il riassorbimento dei 1.100 esuberi e la riconversione dei lavoratori verso nuove attività. Un vasto piano di formazione e riconversione che riguarderà migliaia di lavoratori sara’ la leva decisiva, anche per prevenire al massimo ulteriori esuberi nel 2013”, aggiunge il sindacalista ricordando che l’accordo quadro impegna l’azienda a non intervenire sui livelli occupazionali e sui perimetri aziendali fino a dicembre 2012.